• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ontologico/ontico

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

ontologico/ontico


Dal gr. tό ὄν «l’ente». Coppia di concetti risalenti alla filosofia greca: ontologico significa ciò che concerne gli aspetti essenziali dell’essere, ontico ciò che riguarda l’ente concreto, empirico. A conferire importanza e un significato particolare alla distinzione è stato, nel 20° sec., Heidegger, che, fin dal primo periodo della sua riflessione, in Essere e tempo (1927), ne ha fatto uno dei cardini del suo ripensamento della tradizione filosofica occidentale: questa, privilegiando il senso dell’essere come «presenza», cioè come tutto ciò che è stabile, visibile, dato, ha tematizzato gli enti concreti (l’ontico) a scapito di tutto ciò che, pur non essendo presente, concreto e visibile, è radicalmente diverso dagli enti (l’ontologico); e la stessa ricerca ontologica ha finito per essere condizionata dalla prevalenza dell’ontico, poiché ha pensato l’ontologico come «il più generale» e quindi come ciò che è più povero di determinazioni. Già nella visione trascendentale di Kant ci si orienta verso un livello più profondo rispetto a quello ontico: si va verso quella prospettiva della ricerca «del senso dell’Essere» che l’opera di Heidegger vuole esplicitare, ponendoselo come obiettivo fondamentale: «la ricerca ontologica è certamente più originaria che la ricerca ontica delle scienze positive. Ma resta essa stessa ingenua e opaca se le sue indagini intorno all’essere dell’ente non prendono in esame il senso dell’essere in generale» (Essere e tempo, § 2). In questa prospettiva Heidegger veniva a rivendicare, di contro alle scienze naturali e al positivismo, che ne era stata l’espressione filosofica tipica, un nuovo primato della filosofia, cui spettava di stabilire, anteriormente e indipendentemente a ogni altra disciplina, l’autentico senso dell’essere. È anche da sottolineare come la distinzione di ontologico e ontico si collegasse a un’altra distinzione fondamentale operata da Heidegger in Essere e tempo: quella fra autentico e inautentico (➔). Nel secondo periodo del suo pensiero, quello caratterizzato dalla cosiddetta «svolta» (Kehre), i due termini assumono un rilievo ancora maggiore. L’oblio dell’essere a favore dell’ente non è più legato all’incapacità dell’uomo di superare il livello inautentico della vita quotidiana e delle scienze naturali, ma ha un carattere di necessità storica: è l’intera epoca della metafisica, da Platone a Nietzsche, a essere caratterizzata dall’oblio di quella che Heidegger chiama la «differenza ontico-ontologica», cioé la differenza fra gli enti concreti e quel senso più profondo, ontologico, dell’essere che, pur sostenendoli come fondamento, si nasconde fra di essi ed è, di per sé, senza fondamento (Abgrund «abisso», ciò che è privo di fondamento).

Tag
  • ESSERE E TEMPO
  • POSITIVISMO
  • METAFISICA
  • HEIDEGGER
  • NIETZSCHE
Vocabolario
òntico
ontico òntico agg. [dal ted. ontisch, der. del gr. ὤν ὄντος «esistente» (v. onto-)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., che si riferisce all’esistente, che è proprio dell’esistente (in contrapp. a ontologico, che riguarda l’essere categoriale...
ontològico
ontologico ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali