OOSPORA (dal gr. ᾠόν "uovo", e σπορά "spora")
Nome con il quale s'indicava in passato l'oosfera fecondata, che si riveste di membrana più o meno spessa, e germina dopo un periodo più o meno lungo di riposo o di vita latente. L'oospora permette alla specie di superare condizioni avverse di vita e, per disfacimento del gametangio nel quale era contenuto il gamete femminile prima e durante la fecondazione, permette anche la sua diffusione nell'ambiente. Il termine oospora è però equivoco, e dovrebbe essere abbandonato nella terminologia moderna, per dare la preferenza al termine più preciso di zigoto, del quale si può considerare sinonimo. L'equivoco consiste in ciò che lo zigoto, originato dal processo dell'amfimissi, e quindi diploide, anche se adattato ecologicamente a conservare e a diffondere la specie, non ha nulla a che vedere citologicamente ed embriologicamente con la spora, la quale è sempre aploide.