OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries)
OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, istituita nel settembre 1960 a Baghdad per unificare e coordinare le politiche relative alla produzione e all’esportazione del greggio. Vi aderiscono 12 Paesi (Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela). Nel 1965 la sede dell’OPEC è stata trasferita a Vienna.
L’importanza della sua funzione internazionale si rivelò con effetti traumatici nella prima grande crisi che esplose fra questa organizzazione e i Paesi consumatori di petrolio (ottobre 1973) in connessione alla guerra arabo-israeliana del Kippūr, culminata nell’embargo petrolifero contro USA, Paesi Bassi e Danimarca e nella vertiginosa crescita del prezzo del greggio. Alla fine degli anni 1970, la drastica diminuzione delle esportazioni iraniane, successiva alla caduta della monarchia (1979), provocò sensibili aumenti di prezzo del petrolio che, con varie oscillazioni, giunse a toccare la punta di 43 dollari al barile con lo scoppio della guerra Iran-Iraq (1980). Notevole fu invece il calo del prezzo del greggio negli anni 1982-83, dovuto sia alla flessione della domanda di petrolio da parte dei Paesi industrializzati (riconducibile, da un lato, alla ridotta crescita economica dei primi anni 1980 e, dall’altro, allo sviluppo di fonti alternative al petrolio), sia alla crescente rilevanza delle produzioni e delle esportazioni di greggio da parte dei Paesi non appartenenti all’OPEC (Canada, Messico, Norvegia, Oman, URSS, Stati Uniti). Con gli accordi del 1983 e del 1984, l’OPEC introdusse forme di autodisciplina mediante la fissazione di quote massime di produzione per ciascun Paese, politica interrotta dalla crisi del Golfo (1990), dovuta all’occupazione del Kuwait da parte dell’Iraq, e poi ripresa dal 1991. Nel corso della seconda metà degli anni 1990 e dei primi 2000, l’organizzazione ha rivisto più volte gli accordi sulla produzione, con lo scopo di garantire un mercato stabile del petrolio a prezzi più contenuti, dato il notevole aumento di questi causato dalla forte domanda da parte dei Paesi emergenti (soprattutto la Cina). La quotazione del greggio ha presentato picchi di 145 dollari al barile (per il WTI) nel luglio 2008. A giugno 2012 toccava gli 84 dollari al barile. In termini di prezzo reale del petrolio (a dollari costanti del 1980) gli 84 dollari del giugno 2012 ne valgono 30, circa un terzo di meno del livello toccato nel 1980. Il record del prezzo reale è ancora del luglio 2008, quando raggiunse quota 55 (sempre in termini di dollari costanti del 1980).