open data
<ë'upën dèitë> locuz. ingl., usata in it. come locuz. agg. e sost. m. – Impostazione della gestione dei contenuti improntata alla circolazione degli stessi secondo modelli di condivisione e trasparenza. La prospettiva o. d. si è evoluta nel tempo ed è attualmente riferita principalmente a contenuti digitali condivisi in rete. L’apertura dei dati (open definition) attiene sia alla fase dell’accesso a contenuti preesistenti (accesso all’informazione), sia a modelli di produzione e trasferimento di dati secondo principi svincolati da restrizioni legali o tecnologiche (DRM, v. ). Il concetto di accesso aperto è stato generalmente riferito ad articoli, saggi e monografie prodotti nell’ambito della letteratura scientifica (movimento anche denominato open science). Nel tempo il concetto si è esteso a contenuti la cui produzione è finanziata pubblicamente, in genere gestiti dal settore istituzionale e governativo. Oltre alla fase attinente al semplice accesso, la teoria dei dati aperti, nella sua accezione di open content, si riferisce anche all’incoraggiamento del libero riutilizzo, da parte di soggetti successivi al primo produttore, dei contenuti secondo i principi dell’economia della condivisione (sharing). Il grado di apertura dei contenuti è valutato in base al numero e tipo di restrizioni applicate nel caso concreto. In particolare, sono considerate le condizioni di riutilizzo del contenuto nella sua interezza, la possibilità di modificarlo – per es. attraverso traduzioni, nel caso di contenuti testuali – e di combinarlo con altri contenuti per ottenerne uno nuovo originale e infine l'opzione di redistribuirlo per scopi personali e/o commerciali. Il fine ultimo della visione o. d. è di incoraggiare la condivisione digitale, online, gratuita e con il minor numero possibile di restrizioni legali e tecnologiche della conoscenza (open knowledge), per assicurarne un efficiente sfruttamento e, conseguentemente, garantire un'evoluzione omogenea e non gerachizzata della società. Le politiche attinenti all’apertura dei dati sono recentemente sempre più presenti nelle agende politiche di diversi governi attraverso le azioni dell’, in quanto capaci di concretizzare i tradizionali principi costituzionali della trasparenza amministrativa e del diritto di accesso dei cittadini all’azione pubblica.