Opera nazionale combattenti (ONC)
(ONC) Ente morale e assistenziale, attivo in Italia dal 1917 al 1977. Dopo che la Prima guerra mondiale e la sconfitta di Caporetto avevano evidenziato lo scarto drammatico tra le condizioni delle truppe e quelle delle classi dirigenti italiane, queste ultime, sotto la spinta di F.S. Nitti e A. Beneduce, decisero di istituire, nel dic. 1917, l’ONC, volta a provvedere all’assistenza dei reduci. Nel 1919 l’ONC fu suddivisa in tre sezioni: mentre quella sociale proseguiva l’attività assistenziale e quella finanziaria garantiva l’accesso al credito degli ex combattenti, la sezione agraria assumeva l’importante funzione di coordinare un’attività di esproprio di terre e di loro colonizzazione da parte degli ex combattenti. Tuttavia i contrasti in seno al Collegio arbitrale tra l’Associazione nazionale combattenti (ANC) e la Lega proletaria tra mutilati, invalidi, feriti e reduci di guerra, ostacolarono seriamente l’operazione. Durante il fascismo, il regime si servì dell’ONC sia in occasione della cd. battaglia del grano (1926) sia nella bonifica dell’Agro pontino avviata nel 1928. Nel secondo dopoguerra, l’ONC beneficiò della gestione di due vasti comprensori agricoli grazie alla riforma agraria del 1950.