acroamatiche, opere
Si dicono acroamatiche (dal termine gr. ἀκρόασις «ascolto») o esoteriche (dal gr. ἐσωτερικός «interiore») le opere di Aristotele nate dal suo insegnamento, dalle sue lezioni nell’ambito della scuola, destinate a una cerchia ristretta di iniziati ai problemi scientifici, ovvero ai suoi discepoli (ma senza perciò implicare alcun carattere segreto): esse si distinguono dagli scritti dedicati a un pubblico più ampio, detti essoterici (dal gr. ἐξωτερικός «esteriori»). Rese note da Andronico di Rodi (1° sec. a.C.), le opere a. sono le sole pervenute a noi, mentre degli scritti divulgati dallo stesso Aristotele (quelli essoterici) restano solo frammenti.