SUPEREROGATORIE, OPERE
. Con questo vocabolo, nella teologia cattolica, vengono designate quelle opere buone che non sono comandate, ma soltanto consigliate, ai fedeli, oppure, se non sono esplicitamente consigliate, sono da essi compiute perché buone. I teologi cattolici respingono la tesi che soltanto queste opere supererogatorie possano dirsi meritorie, e sostengono che anche quelle comandate sono tali.
Bibl.: Schwane, De operibus supererogatoriis et consiliis evangelicis in genere, Münster 1868; e cfr. F. Suarez, De Gratia, l. 12, c. 5, n. i (Opera omnia, Parigi 1858, X, pp. 25-28).