Spettacolo teatrale musicale di argomento leggero, oscillante tra il comico e il sentimentale, che prevede l’alternanza di brani cantati, danze e scene interamente recitate in prosa.
L’o. nasce nell’Ottocento, dietro influsso tanto del Singspiel quanto dello spettacolo à vaudeville, e ha in Parigi e Vienna i maggiori centri di produzione. Più comica e brillante la tendenza dell’o. francese (Hervé, J. Offenbach, A.-C. Lecocq ecc.); più sentimentale e più aperta alle danze, la viennese (J. Strauss figlio, F. von Suppé, O. Straus, I. Kálmán, F. Lehár ecc.). Coloristica e arguta (con frequenti improvvisazioni in parlato) la zarzuela chica degli spagnoli (F. Chueca, J. Valverde ecc.) e piuttosto raffinata l’inglese musical comedy (A. Sullivan, S. Jones ecc.). L’Italia non ebbe una scuola molto caratteristica: i pochi felici tentativi di o. nazionale (G. Pietri, V. Ranzato) furono presto neutralizzati dalla concorrenza della rivista.