OPEZZINGHI
. Famiglia magnatizia pisana, d'origine feudale. Secondo genealogie leggendarie, avrebbe avuto stipite comune con i conti di Lavagna e con gli Obertenghi. Infatti il centro primario dei suoi possedimenti feudali fu Calcinaia, l'antico Vico Vitri, uno dei capoluoghi della Terra Obertinga pisana, dove si ritrovano, nei primi del sec. XI, insieme con discendenti d'Oberto, dei conti lavagnini. Con la morte del conte Ugo, ultimo dei Cadolingi, nel 1113, gli Opezzinghi acquistarono per successione femminile la cospicua eredità di quella principesca casa (pur diminuita da immense donazioni alle chiese), nel Valdarno inferiore e nella Val d'Era. Attratti nell'orbita del comune pisano, dapprima quali confederati esterni, assunsero poi, in città, la caratteristica organizzazione consortile delle case magnatizie pisane, con proprî consoli e capitani (consules Upettingorum et Cadulingorum, 1174). Nella vita politica del comune, costituirono, con i conti della Gherardesca, un elemento avverso alla vecchia nobiltà cittadina rappresentata dal grande consorzio dei Visconti. Mantennero infatti i caratteri di un'aristocrazia terriera, conservando i loro feudi rurali, sotto speciali capitolazioni col comune; pronti a riprendere le vecchie lotte contro la città, in particolari circostanze, o nel gioco delle fazioni civiche: come nel 1182, allorché rifiutarono di riconoscere la sovranità del comune sul castello di Marti, difendendo questo lungamente contro le forze cittadine, e nel 1282, dopo la tragedia del conte Ugolino, quando, in amicizia con i fuorusciti guelfi e con i Fiorentini, armarono in guerra col governo pisano il loro vecchio castello di Calcinaia, espugnato poi dal conte Guido di Montefeltro, capitano generale della repubblica, nel 1291.
Bibl.: E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze 1833-46, alle voci Calcinaia, Fucecchio, Marti, ecc., e Appendice, cap. 9; R. Roncioni e F. Bonaini, Delle famiglie pisane, in Archivio storico italiano, VI, s. 1ª, supplemento, Firenze 1848-1899; B. Baudi di Vesme, Dai Supponidi agli Obertenghi, in Boll. storico-bibliog. subalpino, XXII, Torino 1920 (per l'identificazione della Terra Obertenga pisana); G. Volpe, Studi sulle istituzioni comunali a Pisa, in Annali della R. Scuola normale superiore di Pisa (filologia e filosofia), XV, Pisa 1902; v. anche pisa.