OPHELION (᾿Οϕήλιον)
Presunto scultore, figlio di (A)ristonidas.
È conosciuto solo da un'iscrizione che compare sul sostegno a forma di corazza di una statua acefala da Tuscolo, ora al Louvre, rappresentante una figura virile giovanile, stante, nuda, con la clamide sul braccio sinistro, ispirata a tipi statuarî del IV sec. a. C. (J. J. Bernoulli, Röm. Ik., i, p. 226; R. West, Röm. Portr., p. 91, tav. xxii, 87). Si è pensato che il padre di O. fosse identificabile con uno degli omonimi artisti di Rodi, ma questa ipotesi non è confermata da alcun elemento sicuro. La statua è stata datata al I sec. a. C. con molta incertezza.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2028; H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, Stoccarda 1889, I, p. 325 s.; E. Loewy, I. G. B., 432; I.G., XIV, 1277; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXVI, 1932, p. 26; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII, i, 1939, c. 632, s. v., n. 4.