OPS (Offerta Pubblica di Sottoscrizione)
OPS (Offerta Pubblica di Sottoscrizione) Operazione che consiste nel collocamento sul mercato, da parte delle società autorizzate, di una particolare categoria di azioni, che l’azienda emette per aumentare il proprio capitale sociale e sulle quali non è esercitato il diritto di opzione da parte dei soci. È regolata dalla l. 149/1992. La collocazione avviene usualmente con l’intervento di un intermediario finanziario o di un consorzio di intermediari (spesso banche), che utilizzano il circuito dei loro clienti per collocare i titoli e offrono la garanzia aggiuntiva di sottoscrivere l’eventuale parte non collocata entro il termine dell’operazione. Obiettivo primario dell’OPS è quello di ottenere il beneficio dell’aumento del capitale di rischio dell’impresa senza coinvolgere i soci. Tale scelta viene frequentemente effettuata da imprese che vogliono trasformare la propria struttura da aziende con base azionaria ristretta a pochi azionisti, spesso legati da vincoli familiari o di amicizia, a società a base più ampia. Questa scelta è spesso propedeutica all’obiettivo di una quotazione in borsa; in questo caso si colloca sul mercato una quota di nuove azioni sufficiente a raggiungere la soglia di flottante (➔) minimo per la quotazione. Dato che comporta un aumento delle risorse finanziarie a disposizione dell’impresa, l’OPS è preferita dalla comunità finanziaria rispetto all’analoga OPV (➔), nella quale il ricavato del collocamento è intascato dai vecchi azionisti. Talvolta le due modalità di offerta pubblica si affiancano in una proposta detta OPVS, che media fra le esigenze di reperire nuove risorse e di rimunerare i vecchi azionisti.