Orabile Beatrice di Ghiaggiolo
Unica erede di Uberto conte di Ghiaggiolo (castello dipendente dalla chiesa ravennate, situato nella parte appenninica dell'antica diocesi di Forlimpopoli); non sono note le circostanze della sua nascita che va presumibilmente riferita alla metà circa del sec. XIII.
La prima testimonianza documentaria che riguarda personalmente O. risale al 1269, quando essa figura in un'ampia cessione di beni e diritti familiari, fatta anche a nome suo da Beatrice, vedova di Guido conte di Ghiaggiolo, a Ludovico delle Caminate; beni e diritti in realtà trasferiti ai Malatesta. Non a caso proprio lo stesso anno O. fu data in isposa a Paolo, terzogenito di Malatesta da Verucchio (il dantesco mastin vecchio), dal quale ebbe Uberto, ultimo discendente dei conti di Ghiaggiolo. Fu un matrimonio infelice, soprattutto per l'infedeltà e la tragica, immatura fine di Paolo, rievocata da D. in If V 82-138; ma anche per lo strascico di odi suscitato dalla tragedia fra quei conti e i Malatesta; cui si aggiunse l'acuirsi, per nuovi motivi dinastico-ereditari, della rivalità politica dei Malatesta con Guido conte di Montefeltro, imparentatosi coi signori di Ghiaggiolo mediante il matrimonio con Manentessa, zia di Orabile.
Neppure una volta ricordata personalmente negli scritti danteschi, la figura di O. trova ben scarsi riecheggiamenti nelle altre testimonianze coeve. E resta tuttora, assieme a Concordia, orfana di Francesca da Rimini, un'esile e sventurata figura femminile che vive della pietosa luce di poesia riflessa da D. sulla tragedia malatestiana.
O. morì fra il 1303 - quando risulta presente a un giuramento di fedeltà prestatole dai suoi dipendenti del castello di Cusercoli - e il 1307, anno in cui risulta già defunta.
Bibl.-L. Tonini, Della storia civile e sacra riminese, III, Rimini 1862, 113 ss.; A.F. Massera, Note malatestiane, in " Arch. Stor. Ital. " XLIX (1911) 20-25; P. Zama, I Malatesti, Faenza 1956, 22.