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CAMBIASO, Orazio

di Bertina Suida Manning - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 17 (1974)
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CAMBIASO, Orazio

Bertina Suida Manning

Figlio terzogenito di Luca e di Peregrina Schenone, non se ne conosce né la data di nascita né quella di morte. Fu l'unico tra i figli a dedicarsi al lavoro del padre, che accompagnò nel 1583 in Spagna, collaborando con lui nella grandiosa opera lasciata all'Escuriale. Nel 1585 il C. faceva parte, insieme a Nicolò Granello, Fabrizio Castello e Lazzaro Tavarone, della compagnia di pittori incaricata di dipingere la volta della galleria delle battaglie nell'appartamento reale. Seguì la decorazione della volta della sala capitolare, portata a termine nell'autunno del 1586. Il C. aveva allora intenzione di tornare in Italia, ma lo troviamo ancora presente all'Escuriale per quasi tre anni, sempre socio della stessa compagnia di pittori (senza il Granello). Sono loro opera gli otto episodi della Battaglia di Higueruela nella galleria delle battaglie. Il 3 dic. 1588 il C. perdeva la sua compagna, Maria Rufina (Libro dei morti di El Sitio del Escorial). L'ultimo documento che fa il suo nome all'Escuriale è del 22 ott. 1589. Tornato a Genova, prese alloggio nella casa di suo fratello Battista, già proprietà del padre, ma i due fratelli non andavano d'accordo e il C. cambiò domicilio. Più tardi abitò in una casa nella loggia di Piccapietra. L'ultima notizia su di lui si trova in un atto notarile del 3 luglio 1600.

La personalità artistica del C. fu completamente assorbita dalla "compagnia" di pittori e non è facile distinguere la sua mano nell'opera collettiva dei seguaci di Luca Canibiaso all'Escuriale. In via ipotetica gli si potrebbero attribuire certi dipinti esistenti a Genova, derivati dalla maniera tarda di Luca, ma certamente non suoi né attribuibili a nessun altro dei suoi seguaci conosciuti.

Fonti e Bibl.: S. Varni, Appuntiartistici sopra Levanto con note e documenti, Genova 1870, p. 14, doc. IV (matricola dell'arte dei pittori e scudai in Genova, 1481-1577, da uncodice della Bibl. civica Beriana: il C. è elencato tra i pittori, ma senza data); R. P. Zarco Cuevas, Pintores Italianos en San Lorenzo el Real de El Escorial,1575-1613, Madrid 1932, pp. 25 s. (doc. n. 11); B. Suida Manning-W. Suida, Luca Cambiaso. La vita e le opere, Milano 1958, pp. 28-30, 221 ss. (documenti).

Vedi anche
Luca Cambiaso Pittore e scultore (Moneglia 1527 - Madrid 1585). Scolaro e collaboratore del padre, Giovanni (1495-1577 circa), negli affreschi di pal. Doria (ora prefettura di Genova). Attento all'arte di Perin del Vaga e del Pordenone, ma anche del Beccafumi, il Cambiaso, Luca addolcì poi le forme segnate dal gigantismo ... El Escorial (San Lorenzo de El Escorial) Monastero e palazzo reale situato a circa 40 km da Madrid, presso il centro omonimo, fondato da Filippo II. La costruzione, iniziata nel 1563 da J. de Toledo, proseguita dal bergamasco G.B. Castello, e poi da J. de Herrera e A. de Villacastín, terminata nel 1585, fu portata ... castello architettura Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I castello erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare o quadrangolare, spesso senza baraccamenti per le truppe; ... casa architettura Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono a scopi sociali (casa di cura, di riposo, del popolo, dello ...
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oraziano agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
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