CRESCENZI, Orazio
Nacque a Napoli il 18 dic. 1557. Spesso confuso con Orazio dell'Arpa (Orazio Michi) o anche con Orazio da Parma (o della Viola), nulla si sa dei primi anni di vita e dei suoi studi musicali. Dal 16 dic. 1577 fece parte della cappella papale come contralto. Insieme con B. Anerio, G. Bianchi, T. Benigni, A. Manni, E. Feruzzi e P. Quagliati partecipò, sotto la direzione di L. Marenzio, alle funzioni eseguite durante la quaresima del 1595 nella confraternita del SS. Crocifisso in S. Marcello.
Il C. fu cantore nella cappella papale nel periodo in cui i trentadue cantori della cappella "facevano il buono e il cattivo tempo in San Pietro e vigilavano con carattere egemonico su tutte le altre iniziative musicali romane, pubbliche (cioè nelle chiese) e private (ossia nelle cappelle principesche e cardinalizie)..." (Giazotto).
Nel carnevale del 1606 fu tra gli interpreti, insieme con G. Francia, P. Della Valle, G. F. del Leuto e un tal Verovio, del primo spettacolo ambulante a Roma: Carro di fedeltà d'amore di P. Quagliati, su testo di P. Della Valle. Ed è a proposito di quella rappresentazione che il Della Valle lo ricorda come "buonissimo cantante o di falsetto o di tenore" (Cametti, 1930). Ancora in vita si fece costruire, nel 1612, il sepolcro in S. Maria del Popolo con l'iscrizione: "D.O.M./ Horatius Crescentius/ Neapolitanus/ Capellae Pontificiae Cantor/ LV annum agens/ sibi vivens posuit". Era ancora in attività nel 1617, come risulta dalla sua partecipazione al Kyrie di una messa di A. Crivelli.
Alla sua morte, avvenuta in Roma il 28 nov. 1617, "tutti li sig. compagni collegialmente sono andati ad accompagnarlo da casa sua" - vicolo del Grillo, una traversa dell'attuale via Vittoria - "sino alla Madonna del Popolo, et lì si è cantato il Libera me Domine..." (Celani).
Un'ulteriore testimonianza della stima goduta dal C. presso i colleghi è data dall'offerta di 100 scudi fatta il 28 maggio 1628 da T. Galese - anch'egli cantore della cappella papale - in favore del convento di S. Maria del Popolo "con obbligo di tre Anniversari per tre Messe basse in ciascun Anniversario in perpetuo per l'anima di Orazio Crescenzi musico..." (cfr. Iasoni).
Fonti e Bibl.: A. Solerti, Le origini del melodramma, Milano-Roma-Firenze 1903, p. 162; E. Celani, I cantori della cappella pontificia nei secc. XVI-XVIII, in Riv. Mus. ital., XIV (1907), p. 759;E. Iasoni, Spigolature d'archivio estratte dai libri parrocchiali di Roma, relative ai musicisti del XVI secolo, in Rass. gregoriana, XIII (1914), 4-6, col.431; A. Cametti, Orazio Michi "dell'Arpa", in Rivista mus. italiana, XXI (1914), p. 209; Id., Nuovi contributi alle biografie di Maurizio e Felice Anerio, ibid., XXII (1914), p. 130; Id., P. Quagliati organista e compositore, in Rassegna dorica, II (1930), 2, p. 31; R. Casimiri, Orazietto (Oratio Crescentij), in Note d'archivio, VIII (1931), 3, pp. 216 s.; Id., "Disciplina musicae" e "Mastri di Capella", ibid., XV (1938), 1, p. 12; D. Alaleona, Storia dell'oratorio musicale in Italia, Milano 1945, p. 334; J. M. Llorens, Capellae Sixtinae Codices, Roma 1960, p. 53; F. Abbiati, Storia della musica, Milano 1967, II, p. 9; F. Testi, La musica ital. nel Seicento, Milano 1970, I, p. 125; R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, Milano 1970, I, p. 13; R.Eitner, Quellen Lexikon der Musiker, III, p. 102; La Musica, Diz., I, p. 458; Enc. della musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 212.