DE FERRARI, Orazio
Pittore. Nacque a Voltri, presso Genova, nel 1605, morì a Genova nel 1657. L'Ansaldo, del quale sposò poi una nipote, fu suo maestro. La sua arte è affine a quella dell'Assereto con la quale spesso si confonde per certe interpretazioni formali che derivano dall'Ansaldo, ma risulta meno incisiva nel disegno e nella pennellata, e meno espressiva nel colore. E più dolce e grazioso; il colorito è più dorato e delicato. La Cena del Santuario del Monte, la Cena della chiesa di San Siro, i quadri del Volto Santo e San Bartolomeo degli Armeni, la Lavanda dei piedi dell'Accad. ligustica di belle arti, la tela dell'oratorio di San Giacomo della Marina e gli affreschi di San Siro, sono le più significative fra le opere note.
Bibl.: Soprani-Ratti, Vite de' pittori ecc., genovesi, I, Genova 1768, pp. 286-289; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.).