TEDONE, Orazio
Matematico, nato a Ruvo di Puglia il 10 maggio 1870. Iniziati gli studî universitarî a Napoli, si laureò poi (1892) a Pisa, dove fu alunno di quella Scuola normale superiore e seguì i corsi di E. Betti, U. Dini, L. Bianchi, V. Volterra; e, dopo un breve periodo di assistentato in quell'università e d'insegnamento medio a Milano, conseguì all'inizio del 1899, presso l'università di Genova, la cattedra di analisi superiore, dalla quale nel 1902 passò a quella di meccanica razionale, assumendo poi, nel 1906, per incarico anche l'insegnamento della fisica matematica. Corrispondente Linceo nel 1911, fu insignito nel 1921 della medaglia d'oro della Società dei XL. Chiamato all'università di Napoli, s'apprestava a raggiungere la nuova sede, quando, in seguito a tragico incidente di viaggio, si spense a Pisa il 18 aprile 1922.
L'opera del T. si è svolta soprattutto nel campo della teoria dell'elasticità, alla quale, in poderose ricerche, condotte con notevole perizia analitica, recò contributi essenziali: nuova dimostrazione della formula fondamentale, in cui G. R. Kirchhoff aveva sintetizzato il principio del Huygens; estensione della rappresentazione del Kirchhoff alle vibrazioni più generali di un mezzo elastico omogeneo ed isotropo; metodo generale per l'integrazione dei problemi dell'equilibrio elastico, che gli permise di ritrovare con procedimento uniforme tutte le soluzioni note e di costruirne alcune completamente nuove. Si volse poi all'integrazione delle equazioni di Maxwell-Hertz e alle applicazioni di cui le più generali forme degli integrali sono suscettibili nell'ottica elettromagnetica (ottica dei mezzi cristallini uniassici e fenomeni di diffrazione); e di queste sue ricerche il risultato saliente è costituito da un gruppo di formule fondamentali - da lui, in un secondo tempo, riottenute con un procedimento di singolare semplicità ed eleganza -, che sono analoghe a quella del Kirchhoff e a quelle da lui stesso stabilite per la già accennata estensione del principio del Huygens alla propagazione delle onde nei mezzi isotropi. Alle precedenti indagini fisico-matematiche altre ne intercalò di carattere più particolarmente analitico, fra le quali meritano un cenno quelle sull'applicazione del metodo d'integrazione del Riemann alle equazioni di tipo iperbolico. E vanno, infine, ricordati i suoi due articoli sulla teoria dell'elasticità (di cui uno in collaborazione con Timpe) per la Encyklopedie der math. Wissenschaften.
Bibl.: C. Somigliana, Commemorazione del corrispondente O. T., in Rend. della R. Acc. naz. dei Lincei, cl. di sc. fis., mat. e nat., s. 5ª, XXXII (1923).