Comune della prov. di Grosseto (227 km2 con 15.077 ab. nel 2008). Sorge sull’estremità della stretta penisola che si protende nella laguna cui dà il nome ed è congiunta al Monte Argentario da una diga lunga 1,5 km (costruita nel 1842), per cui la laguna stessa è divisa in due parti. Di pianta regolare, con resti delle fortificazioni spagnole, si è estesa verso la frazione di O. Scalo. O. è un attivo centro commerciale e industriale. Porto peschereccio. Turismo balneare.
Già centro etrusco, poi romano, nell’805 fu possesso degli abati delle Tre Fontane. Nel 1555 fu conquistata dagli Spagnoli che ne fecero la capitale dello Stato dei Presidi. Nel 1646, nella guerra di Francia e Spagna, resistette alla flotta francese, grazie ai rinforzi spagnoli e napoletani; nel 1736 passò ai Borboni di Napoli; nel 1815 fu unita al Granducato di Toscana. Laguna di O. (26,2 km2, profondità 1,45 m) Si formò anticamente in seguito alla spontanea saldatura dell’isola del Monte Argentario alla terraferma mediante due cordoni sabbiosi (i ‘tomboli’ della Giannella a NO e di Feniglia a SE) e un interposto istmo di 4 km (larghezza 500 m). Comunica con il Mar Tirreno per mezzo dei canali di Nassa e Ansedonia. Importante riserva naturale (Oasi della Laguna di O.).