ORDA D'ORO (tataro Sirti Ordo "campo giallo" o Āltin Ordo "campo aureo")
Denominazione della dinastia d'origine mongola (ma fondata su popolazioni in maggioranza turche o turchizzate) stabilita nel secolo XIII da Bātū figlio di Giöči primogenito di Genghiz Khān su una vasta zona della Russia meridionale (dal Caucaso al medio Volga) e sulle steppe dell'Asia tra la Siberia, il Caspio e l'Aral. Capitale dello stato, noto anche col nome di khānato dei Qïpciāq, fu Sarāy sul Volga. La linea di Bātū (Orda azzurra) che da principio regnò sul dominio occidentale dell'Orda d'oro, fu nel 1378 soppiantata dalla discendenza del fratello di Batu, Ürdü (Orda bianca), che sino allora aveva avuto il dominio dei territorî orientali, e che le si sostituì sino a decadere a sua volta e a estinguersi nel sec. XVI, ridotta al solo khānato di Astrachan. Accanto a queste due linee principali regnarono su parti del territorio dell'Orda d'oro dinastie mongole secondarie, come quella risalente a Tugai-Tämür (finita con i khān di Kazan′, Kazimov e Crimea) e quella di Shaibān (propriamente Shibān), destinata a sopravvivere sino ai khānati di Khīva e Buchara (1872). Sorte comune di tutte queste dinastie fu l'essere successivamente assorbite da quel granducato di Mosca (più tardi Impero russo), che originariamente era stato vassallo dell'Orda d'oro. Per particolari, v. mongoli: Storia; russia: Storia.