cistercense, ordine
Ordine religioso iniziato dal monaco cluniacense Roberto di Molesme (m. 1110), che nel 1098 fondò un nuovo monastero a Cîteaux (lat. Cistercium), in Borgogna, con una regola improntata al rigorismo morale. L’ordine ebbe straordinario impulso per opera di Bernardo di Chiaravalle (1090 o 1091-1153), che, entrato nell’abbazia nel 1112, cominciò a diffonderlo in Europa, fondando egli stesso un ingente numero di monasteri. Nel 1134 l’ordine contava già 70 monasteri, alla fine del 13° sec. ca. 700. Con la riforma della Trappa (1664), i cistercensi furono divisi nel ramo dell’osservanza comune (cistercensi propriamente detti), e in quello dell’osservanza primitiva (trappisti). Rilanciando la tradizione benedettina, i cistercensi furono bonificatori e colonizzatori; le abbazie cistercensi svolsero un ruolo importante nell’economia agraria medievale. La diffusione dell’ordine ebbe anche importanza nello sviluppo dell’architettura, poiché diffuse in Francia (Pontigny, 1114; Clairvaux, 1115) e poi in Europa modelli di austerità e monumentalità funzionale.