ORENDEL
. Poemetto medievale tedesco della fine del sec. XII (certo dopo il 1190), appartenente alla poesia giullaresca (Spielmannsdichtung), originario dei dintorni di Treviri, come ce lo conferma anche la lingua medio-franca.
È una fusione della leggenda cristiana della tunica grigia di Cristo, portata a Treviri da Orendel (invece che da Sant'Elena come vuole la tradizione ecclesiastica), con l'antico mito germanico di navigazioni avventurose. Forse non è estranea al racconto l'influenza del romanzo greco di Apollonio di Tiro nella sua imitazione antico-francese di Jourdain de Blaivies. Il nome Orentil, Orandil, Aurendil è frequente in documenti bavaresi e franchi dal sec. VIII al sec. XI, e ricorda quello di Oriwandil nella Snorra Edda e di Aurwandilus in Saxo Grammaticus. Chi sia stato in origine questo Orendel non lo sappiamo; nel poema egli è figlio del re di Treviri che va alla conquista del Santo Sepolcro. Salvato durante una tempesta dal pastore Ise che lo tiene come garzone, riceve da questo in ricompensa dei suoi servigi la tunica grigia trovata nel ventre di una balena. Questa tunica, filata dalla Madonna e tessuta da Sant'Elena, buttata poi in mare da un ebreo che non riusciva a lavarne le macchie di sangue e sepolta da una sirena a grande profondità nella sabbia, ma sempre ricomparsa alla superficie, diventa ora il talismano col quale Orendel compie grandi imprese, conquista il S. Sepolcro e sposa Bride, regina di Gerusalemme. Dopo il loro ritorno a Treviri il S. Sepolcro ricade nelle mani degl'infedeli, ma è di nuovo liberato da O. Anche Bride vien fatta prigioniera due volte e due volte liberata. Alla fine Orendel e Bride col vecchio Ise e il portinaio Achille, che ha dato il suo aiuto ai due uomini per la liberazione di Bride, lasciano il mondo e si ritirano in convento.
Ediz.: Fr. von der Hagen, Berlino 1844, e Arnold Berger, Bonn 1888, hanno pubblicato il poema, conservato in un ms. di Strasburgo del 1477 e in una stampa di Augusta del 1515; K. Simrock ha dato la traduzione in tedesco moderno, Stoccarda 1845.
Bibl.: Ehrismann, Geschichte der deutschen Lit., II, Monaco 1932 (con ampia bibliografia); E. Tonnelat, Le roi Orendel, in Mélanges Ch. Andler, Strasburgo 1922; K. zur Nieden, Über die Verfasser der mittelhochd. Heldenepen, Diss., Bonn 1930.