Tommasini, Oreste
Storico, nato a Roma l’8 luglio 1844, da Vincenzo e Barbara De Sanctis, e ivi morto il 9 dicembre 1919. La famiglia, assai facoltosa, gli garantì una vita scevra da preoccupazioni materiali, offrendogli l’agio per dedicarsi agli studi. Si addottorò in legge appena ventenne all’Università di Roma, ma la sua passione e i suoi interessi lo indirizzarono ben presto verso la letteratura, la filologia e soprattutto la storia, al cui studio dedicò tutta la vita. Fu tra i fondatori della Società romana di storia patria (1876) e nel 1883 – assieme a Ernesto Monaci su incarico dell’allora ministro dell’Istruzione pubblica Guido Baccelli – dell’Istituto storico italiano (dal 1934, Istituto storico italiano per il Medio Evo); fu socio nazionale dell’Accademia dei Lincei (dal 1884), oltre che socio dell’Accademia della Crusca. Diresse per molti anni la Biblioteca Vallicelliana di Roma (1884-1900) ove si conservano i suoi importanti carteggi con i grandi machiavellisti di quella generazione (in particolare Pasquale Villari → e Francesco Nitti →), e, dopo aver ricoperto diverse cariche amministrative e politiche, fu nominato senatore (1905). Di T. si leggono gli Scritti di storia e critica (1891), ma la sua fama di studioso è legata alla ponderosa monografia, La vita e gli scritti di Niccolò Machiavelli nella loro relazione col machiavellismo, in due volumi, il primo edito nel 1883 e il secondo, in due parti, nel 1911 (entrambi per i tipi della Loescher): un’opera pensata nel contesto della storiografia positivistica e nazionalistica, la cui stesura lo impegnò per più di quarant’anni. Almeno il primo volume, infatti, è direttamente legato alle celebrazioni del quarto centenario machiavelliano (1869) e al concorso a esso congiunto per «un largo studio [...] sulla vita, sui tempi, sull’ingegno, sulle opere e sulle dottrine di Niccolò Machiavelli» (Quarto centenario, 1869, p. 33). Il concorso si articolò in due fasi ben distinte, perché la commissione incaricata della lettura dei primi manoscritti pervenuti entro il termine fissato (dic. 1871) non li ritenne meritevoli di rappresentare quel «monumento di critica che l’Italia del secolo XIX vuole consacrare ad uno dei maggiori statisti [...] che siano stati al mondo» (Gazzetta ufficiale, 23 febbr. 1873, 54, p. 877). Riaperti i termini del concorso alle stesse condizioni poste nel 1869, T. vi partecipò con un grosso volume manoscritto di 1380 pagine, a cui attendeva già dal 1869, e che alla fine risulterà vincitore (1876). Si sarebbero tuttavia dovuti attendere altri sette anni prima che questo nucleo originario venisse dato alle stampe come primo volume dell’opera che conosciamo, e ben ventotto per poter leggere il secondo (corredato di una seconda parte che consta di un’appendice e di un indice analitico), promesso come imminente nella prefazione che accompagna il primo volume. L’opera, di 2223 pagine, «per la ricchezza dello scavo erudito e l’ampiezza della documentazione rende ancora utili servigi ai machiavellisti» (Bausi 2005, p. 373). In effetti, i successivi studi a carattere storico-erudito su M., e su tutti la biografia di riferimento del secolo scorso, che rimane indiscutibilmente quella di Roberto Ridolfi (1954, 19787), hanno sempre avuto come principale riscontro le ricerche prodotte alla fine dell’Ottocento all’insegna della cosiddetta Scuola storica, segnatamente di Villari e di Tommasini.
Il primo volume dell’opera è diviso in due parti, e si apre con una lunga introduzione dal titolo Del Machiavellismo (pp. 3-75), un resoconto erudito (anche se oggi oltremodo datato) della fortuna critica di Machiavelli. Viene poi esposta la vita di M. ante res perditas, con un’attenzione particolare rivolta al contesto storico sul quale T. indugia diffusamente. Assai preziosa è ancora oggi l’appendice documentaria allegata, dove sono trascritti diversi documenti allora inediti (e oggi leggibili solo in quella sede), tra cui spicca l’Apografo di Giuliano de’ Ricci del quale T. riportò tutte le note premesse ai testi machiavelliani (pp. 617-64). Più convincente rispetto a quella del primo volume è l’introduzione che apre il secondo, intitolata Il Machiavelli e il pensiero filosofico (pp. 358); qui T. condensa il pensiero politico di M. con alcune intuizioni non scontate, che saranno poi riprese dalla letteratura critica successiva, non sempre riconoscendone la paternità. Ci si riferisce soprattutto al rapporto tra M. e la medicina, che per T. è assai stretto al punto da sostenere che
chi negli umori del corpo sociale [...] non riconosce analogie ed allusioni frequenti e palesi ad aforismi galenici, non giungerà facilmente a rendersi esatta ragione della genesi de’ pensieri di esso (p. 39).
T. sfugge invece il confronto diretto tra il Principe e i Discorsi, ai quali pure dedica due diversi capitoli, lasciandosi per il primo ancora parzialmente sedurre dalla retorica risorgimentale che vedeva in M. l’antesignano dell’Unità d’Italia (pp. 99 e segg.). Si può dire che la monumentale monografia di T. convince maggiormente per l’apporto erudito e per la sterminata cultura che ridonda in ogni pagina. Pagina che, per quanto inevitabilmente invecchiata, rende ancora oggi un utile servigio a molti studiosi di Machiavelli.
Bibliografia: La vita e gli scritti di Niccolò Machiavelli nella loro relazione col machiavellismo. Storia ed esame critico, 2 voll., Torino-Roma 1883-1911 (rist. anast., 3 voll., Bologna 1994-2003, seguita da un nuovo indice dei nomi); Scritti di storia e critica, Roma 1891 (rist. anast. Napoli-Bologna 1994). Si veda inoltre: Quarto centenario di Niccolò Machiavelli. Discorso di Atto Vannucci e Relazione di Efisio Còntini segretario della Commissione promotrice, Firenze 1869.
Per gli studi critici si vedano: P. Villari, Niccolò Machiavelli e i suoi tempi, 3 voll., Firenze 1877-1882; R. Ridolfi, Vita di Niccolò Machiavelli, Roma 1954, Firenze 19787; F. Bausi, Machiavelli, Roma 2005; M. Tarantino, Il ‘Segretario’ del Tommasini, in Machiavelli senza i Medici (1498-1512), Atti del Convegno, Losanna 18-20 novembre 2004, a cura di J.-J. Marchand, Roma 2006, pp. 161-68; L. Sartorello, Machiavelli nella storiografia post-risorgimentale. Tra metodo storico e studi politici, Padova 2009.