• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Oreste

di Giorgio Padoan - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Oreste

Giorgio Padoan

Figlio di Agamennone e di Clitennestra, era ancora fanciullo quando gli fu assassinato il padre (v. AGAMENNONE); la sorella Elettra, che sperava un giorno da lui vendetta dell'atroce fine di Agamennone, lo fece crescere presso lo zio Strofio re della Focide; qui O. si legò di caldissima amicizia a Pilade, figlio di quel re.

Pilade accompagnò O. quando questi si recò a Micene per vendicare la morte del padre; essendo stata scoperta la congiura, Pilade per salvare la vita dell'amico dichiarò di essere egli O.: ma O. non accettò il sacrificio e contro Pilade, che continuava a protestare di essere egli il figlio di Agamennone, affermò la propria vera identità. Quando poi riuscì a uccidere Clitennestra ed Egisto, fu perseguitato per il matricidio dalle Erinni fino alla purificazione, avvenuta ad Atene davanti all'Areopago presieduto da Atena (o, secondo altre versioni del mito, a Delfi o nel Peloponneso). Secondo una leggenda, ripresa da Euripide nell'Ifigenia in Tauride o in gran parte inventata da questo, l'oracolo ingiunse a O. di rapire la statua di Artemide nella Tauride; ivi la sorella Ifigenia (v.) avrebbe dovuto sacrificarlo sull'altare della dea, ma i due fratelli, riconosciutisi, fuggirono col simulacro, vanamente inseguiti dal re Toante. Vedi anche, per la successiva storia di O., la voce IFIGENIA.

Le vicende di O., legate alla truce storia di Atreo e Tieste e dei loro discendenti, godettero di enorme fortuna nel mondo letterario greco, specie tra i tragediografi (inutile ricordare i famosi drammi di Eschilo, Sofocle, Euripide); minore nel mondo latino, salvo la produzione tragica arcaica, che è però quasi totalmente andata perduta. Sappiamo da Cicerone che una scena della Chryses di Pacuvio - la gara di sacrificio tra O. e Pilade - raccoglieva ogni volta grandi applausi (cfr. Amic. VII 24; Fin. V XXII 63). Scarsi sono gli accenni a O. nei poemi: Virgilio ricorda rapidamente la persecuzione delle Erinni (Aen. IV 471-473) e l'uccisione di Pirro (III 327-332).

D. non menziona mai il tremendo destino che pesò su Atreo e sulla sua famiglia, e neppure il matricidio compiuto da Oreste. Invece usufruisce del cenno del De Amicitia ciceroniano per gli esempi di carità gridati nella seconda cornice purgatoriale ov'è punita l'invidia, uno dei quali è appunto la nobile gara tra O. e Pilade (Pg XIII 33 un'altra ‛ I ' sono Oreste ' / passò gridando). Per completezza si avverte infine che in uno dei sonetti che Giovanni Quirini avrebbe indirizzato a D. (Rime dubbie IX) si allude a quel medesimo famoso episodio (" qual fu ad Oreste ne la insania dira / Pillade, me offro a te fin a la pira ", v. 13).

Vedi anche
Pilade (gr. Πυλάδης) Mitico figlio di Strofio, re della Focide, e di Anassibia, sorella di Agamennone; cugino e inseparabile amico di Oreste. Accompagnò l’amico nell’impresa vendicatrice contro la madre Clitennestra ed Egisto; sposò poi Elettra, sorella di Oreste, e ne ebbe due figli, Medonte e Strofio. Secondo ... Egisto (gr. Αἴγισϑος) Mitico figlio di Tieste e cugino di Agamennone. Mentre questi era a Troia, ne sedusse la moglie Clitennestra, impadronendosi del regno di Micene. Ritornato Agamennone, lo uccise a tradimento, ma sette anni dopo venne a sua volta ucciso da Oreste, figlio di Agamennone. Leggende posteriori ... Atreo Mitico re di Argo e di Micene, figlio di Pelope e Ippodamia, fratello di Tieste, padre di Agamennone e Menelao (detti perciò Atridi). Venne in lite col fratello Tieste, secondo una leggenda posteriore all'epopea omerica, di cui si hanno accenni nell'Agamennone di Eschilo e nell'Oreste di Euripide e una ... Ermione (gr. ῾Ερμιόνη) Nella mitologia greca, bellissima figlia di Menelao e di Elena. Sposò Neottolemo, figlio di Achille, ma senza aver figli. Mentre Neottolemo, che da Andromaca aveva avuto Molosso, era a Delfi a consultare l’oracolo sull’infecondità di Ermione, questa tramò contro Andromaca e Molosso, che ...
Tag
  • CLITENNESTRA
  • AGAMENNONE
  • EURIPIDE
  • AREOPAGO
  • ARTEMIDE
Altri risultati per Oreste
  • Oreste
    Enciclopedia on line
    (gr. ᾿Ορέστης, lat. Orestes) Personaggio della mitologia greca, eroe locale dell'Arcadia, eponimo della città di Oresteo (o Orestasio). Il mito, dall'Odissea all'Orestea di Stesicoro (fine del 7º - prima metà del 6º sec. a.C.) e ai grandi tragici, ne fece il figlio di Agamennone e di Clitennestra, ...
  • Oreste
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Emanuele Lelli La vicenda più drammatica del mito greco I miti antichi ci mettono spesso di fronte a vicende tragiche, in particolare quando il dramma si consuma nel nucleo familiare. Spesso questi racconti alludono simbolicamente all’avvicendarsi del potere da una generazione a un’altra. Oreste, dopo ...
  • ORESTE
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (᾿Ορ???στης, Orestes) Gennaro Perrotta Eroe locale dell'Arcadia (il nome significa "il montanaro" e Platone, nel Cratilo, lo trovava ben appropriato al carattere dell'eroe), eponimo della città di Oresteo o Orestasio. Secondo la leggenda arcadica, come altri eroi locali, moriva morso da un serpente. ...
Vocabolario
tapparèlla
tapparella tapparèlla s. f. [der. di tappare]. – Sinon. region. (di irradiazione milan.) di persiana avvolgibile (v. avvolgibile): Le t. chiuse non avevano lasciato penetrare il fresco notturno (Oreste Del Buono).
Pìlade
Pilade Pìlade s. m. – Nome (gr. Πυλάδης, lat. Pylădes) di un personaggio della mitologia greca, cugino e inseparabile amico di Oreste, che accompagnò nella vendetta contro la madre Clitennestra e l’amante di lei Egisto e nel viaggio presso...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali