ORFINO da Lodi
Di questo scrittore della prima metà del sec. XIII sappiamo solo che fu giudice generale dell'imperatore Federico II, le cui parti egli seguì. È autore, oltre che di uno scritto perduto, di un trattato in versi leonini De sapientia et regimine potestatis (pubbl. da A. Ceruti, in Miscell. di st. ital., VII, 1869, p. 27 segg.) nel quale, con cultura notevole per i tempi, indica quali siano, nella vita pubblica e nella privata, i costumi e i doveri di un buon podestà e dei dipendenti di questo.