• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

orfismo

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

orfismo


Movimento la cui fondazione è tradizionalmente attribuita al mitico cantore Orfeo. La questione dell’o. è apparsa complessa fin dall’antichità, e sembra che Aristotele esprimesse dubbi perfino sull’esistenza di Orfeo (Sulla filosofia, framm. 7 Ross). Tale circostanza si riflette sulle tendenze della critica moderna, che è passata da una fase di acritica accettazione della tradizione, che vedeva presenze orfiche dappertutto (il cosiddetto panorfismo), a una fase ipercritica (Wilamowitz, Dodds), e infine, recentemente, a una rivalutazione della tradizione. A parte le testimonianze letterarie, quella di Platone in primo luogo, che ha sicuramente recepito dall’o. il dualismo corpo-anima, le testimonianze dirette erano affidate soprattutto alle «laminette orfiche», istruzioni per il viaggio dell’anima nell’aldilà vergate su sottilissime lamine dorate trovate in alcuni sepolcri orfici di Roma, della Magna Grecia, di Creta e della Tessaglia (6°-2° sec. a.C.). Da esse sembrava risultare una dicotomia tra una corrente ascetica, orfico-pitagorica, e una corrente orfico-dionisiaca, che prometteva una beatitudine più materiale. Tuttavia la pubblicazione nel 1978 di tre lamine ossee di Olbia (5° sec. a.C.) ha radicalmente cambiato questo scenario, perché le istanze ‘pitagorico-ascetiche’ in esse rilevabili sono sempre collegate al nome di Dioniso. Questa scoperta restituisce credibilità al mito centrale dell’o., incentrato intorno a questa divinità. Tra i fondamentali concetti della misteriosofia orfica è quello della purificazione (testimoniato, per es., in Platone, Repubblica, II, 364 e), cioè la necessità di riscattare la mescolanza di cose estranee da cui deriva l’impurità: l’anima caduta nel mondo terreno è il segno di questa indebita mistione, che ha causato l’origine stessa dell’uomo sulla Terra. Si ha inoltre una escatologia di condanna per coloro che non si curano di purificarsi (che si concreta sia nelle punizioni dell’Ade sia nella reincarnazione in corpi inferiori attraverso il ciclo delle rinascite) e un’escatologia di premio, che nella testimonianza di Platone consiste in una sorta di ebrietà-estasi eterna nel «banchetto dei puri» (Repubblica, II, 363 c-d). Direttamente connessa con i temi di purificazione ed escatologia è la dottrina della metempsicosi (➔). La condanna orfica del corpo è anch’essa attestata in un noto luogo platonico (Cratilo, 402 b) in cui è stabilita l’equazione σῷμα=σῆμα, che però non è attribuita agli orfici, per i quali tuttavia il corpo sarebbe, se non proprio una tomba, un carcere che da ogni parte cinge l’anima e la tiene in custodia, come si dice nello stesso testo, attribuendo questa posizione «a quelli che sono con Orfeo». In base a questa e altre testimonianze platoniche, ciò che si condanna non è tanto il corpo, quanto la caduta dell’anima in esso, il quale è dunque custodia (φρουρά) nel senso ambivalente del termine. Altro notevole aspetto della religiosità sofica orfica è la speculazione teogonica e cosmogonica, di cui sono figure centrali il Tempo, la Notte primordiale e l’uovo cosmico, nonché l’esoterismo e il carattere iniziatico delle dottrine. Elementi di pensiero orfico si trovano, oltre che in Platone, in Pitagora, Empedocle e Ferecide di Siro e si conserveranno nello gnosticismo e in tutta l’antichità pagana post-classica, fino ai filosofi neoplatonici.

Vedi anche
Ferecide di Siro Scrittore greco (sec. 6º a. C.), autore di una specie di teogonia, Le sette caverne (‛Επτάμυχος), che fu detta la prima opera di prosa greca. Dai pochi frammenti a noi giunti si ricava che dovette aver contatti con la teogonia orfica e influsso su Pitagora, che sarebbe stato scolaro di Ferecide. Orfeo (gr. ᾿Ορϕεύς) Mitico figlio di Eagro e di una delle Muse (Polimnia o Calliope), cantore che piega al suono della sua lira gli animali e tutta la natura. 1. Il mito di Orfeo I due miti legati alla figura di Orfeo sono quello della katàbasis (discesa agli inferi) che Orfeo compie per riportare in ... anima Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della volontà, della stessa coscienza morale. antropologia I termini con cui l’anima è designata appaiono ... Platóne Platóne (gr. Πλάτων, lat. Plato). - Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione al suo esser πλατύς ...
Altri risultati per orfismo
  • Orfismo
    Enciclopedia on line
    Corrente pittorica degli anni 1910 che, partendo da alcune premesse poste dal cubismo francese, tende a realizzare un’immagine pittorica tendenzialmente astratta, attraverso rapporti ritmici fra luce colore e movimento. Principali esponenti ne sono R. Delaunay e F. Kupka.Il termine fu usato la prima ...
  • ORFISMO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Guido Calogero . La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del cantore tracio stia a fondamento della tradizione orfica, e fino a che punto invece ne dipenda. Stando all'etimologia ...
Vocabolario
orfismo
orfismo s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente...
simultaneismo
simultaneismo s. m. [der. di simultaneo]. – Corrente pittorica manifestatasi nell’ambito dell’orfismo, caratterizzata dalla tendenza a superare la visione statica dei cubisti e a creare un insieme di immagini dinamiche, tecnicamente realizzate...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali