organigramma
Rappresentazione grafica della struttura organizzativa di un’azienda, di un ente o di un ufficio, cioè delle unità e delle posizioni che la compongono, del modo in cui esse sono collegate tra loro e della rispettiva collocazione nell’insieme.
L’o. evidenzia sia la dimensione verticale sia quella orizzontale della struttura. Lungo la dimensione verticale si distinguono gli organi di direzione generale, le unità e le posizioni di secondo livello, e via via tutti gli altri livelli sui quali è distribuita l’autorità. La dimensione orizzontale si sviluppa secondo logiche diverse, che dipendono dalla forma organizzativa adottata (➔ anche organizzazione p). Nella forma funzionale, per es., le unità e le posizioni di direzione sono specializzate per affinità in senso tecnico o economico: approvvigionamenti, produzione, commerciale e così via. Per quanto riguarda le divisioni, invece, queste sono centrate sul prodotto, sul segmento di mercato, sull’area geografica, sul canale distributivo e così via. ● Nell’o. si distinguono gli organi di linea e gli organi di staff. I primi sono collocati lungo la linea gerarchica e possiedono l’autorità formale di prendere le decisioni, con il grado di discrezionalità definito dal livello occupato. Gli organi di staff, invece, privi di potere gerarchico, sviluppano una competenza specialistica e forniscono consigli, suggeri- menti o pareri agli organi di linea per supportare i loro processi decisionali. Dal punto di vista grafico, gli organi di linea sono generalmente riconoscibili perché si collocano ‘a lato della linea gerarchica’, a livello sia di direzione generale sia di direzione funzionale o divisionale.