organismo geneticamente migliorato
loc. s.le m. Organismo che ha subito miglioramenti nel patrimonio genetico.
• Dovremmo cominciare a parlare di organismi geneticamente migliorati. Nel processo di miglioramento genetico non si fa altro che aggiungere qualche caratteristica più favorevole ad alcune già presenti nell’alimento. Conosciamo molti cibi che hanno valori protettivi per il cancro. [...] È logico quindi che le ricerca si concentri nello studio e potenziamento delle proprietà di questo alimento. (Umberto Veronesi, Corriere della sera, 27 ottobre 2008, p. 1, Prima pagina) • Al Convegno, così il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello: «La nostra associazione non è né pro né contro gli Organismi geneticamente migliorati. Pretende però che le vecchie prese di posizione che ne vedono la proibizione siano verificate alla luce di una seria sperimentazione pubblica». (G. Lo., Stampa, 2 dicembre 2015, p. 46, Alessandria) • «Il problema è che il nostro cervello è più emotivo che razionale: se la sigla Ogm significasse “organismi geneticamente migliorati” non creerebbe tutta questa paura» aggiunge la biologa [Elena Cattaneo], (Pietro Gorlani, Corriere della sera, 2 dicembre 2016, Cronaca di Brescia, p. 9).
- Composto dal s. m. organismo, dall’avv. geneticamente e dal p. pass. e agg. migliorato, sul modello della loc. s.le m. organismo geneticamente modificato, di cui conserva la sigla.
- Già attestato nel Corriere della sera del 14 marzo 2007, p. 5.