Vedi Organization of American States dell'anno: 2015 - 2016
L’Organizzazione degli stati americani (Oas) è il più importante forum multilaterale del continente. Nata con il fine di mantenere la pace nella regione, promuovervi la democrazia e i diritti umani e favorire la cooperazione tra i paesi aderenti tanto sotto il profilo sociale quanto sotto quello economico, l’Oas attualmente conta 35 membri, ovvero tutti gli stati del continente americano.
L’Organizzazione è stata fondata con l’approvazione della sua Carta costitutiva, siglata a Bogotá nel 1948, a suggello di un’intesa tra i paesi americani che durava dalla fine dell’Ottocento e che aveva già dato vita, nel 1889, all’Unione internazionale delle repubbliche americane (International Union of American Republics), dal 1910 già trasformatasi una prima volta nell’Unione delle repubbliche americane (Union of American Republics). Una cooperazione dunque di eccezionale durata e continuità, iniziata quando il primo meeting dell’International Conference of American States nel 1889 pose le basi per la creazione di quel primo insieme di norme e istituzioni – da allora noto come sistema interamericano – che possono essere considerate il più antico sistema istituzionale regionale del mondo. Tra le finalità e gli scopi generali sanciti dalla Carta fondativa dell’Oas (che seguiva di un solo anno il cosiddetto Trattato di Rio e quindi l’adozione di un sistema di sicurezza collettiva continentale) vanno annoverati il comune sforzo per garantire pace e sicurezza nelle Americhe, la promozione e il consolidamento della democrazia tra i paesi aderenti, il reciproco rispetto del principio di non intervento, l’impegno tanto a prevenire lo scoppio di controversie quanto a risolverle con mezzi pacifici, la promessa di una risposta comune in caso di aggressione, e ancora cooperazione per lo sviluppo economico, sociale e culturale di tutti i membri, sradicamento della povertà e impegno per la limitazione degli armamenti convenzionali. Nei decenni successivi alla sua entrata in vigore, avvenuta nel dicembre del 1951, la Carta dell’Oas ha subito emendamenti ratificati tramite protocolli, come quello di Buenos Aires (1967), quello di Cartagena de Indias (1985), quello di Washington (1992) e ancora quello di Managua (1993).
I principali quattro pilastri che orientano l’attività dell’Oas sono democrazia, diritti umani, sicurezza e cooperazione. Questi, che si integrano e si alimentano reciprocamente, trovano nell’Organizzazione diversi canali di realizzazione: dal dialogo politico possibile all’interno delle strutture assembleari e dei forum di discussione dell’Oas, all’attività cooperativa tra i suoi membri sotto la direzione del Segretariato generale, passando per la produzione formale di trattati e accordi internazionali e per l’adozione di un sistema di verifica e valutazione condiviso tra tutti gli aderenti su questioni di interesse comune.
Gli ambiti più specifici dove l’Organizzazione è effettivamente attiva e focalizza i suoi interventi, tramite missioni, progetti, strutture e politiche dedicate, sono molteplici: questioni sociali come istruzione, collaborazione scientifica, eguaglianza di genere, gestione dei flussi migratori, tutela dei minori e delle popolazioni indigene, miglioramento delle condizioni lavorative; questioni più prettamente politiche come democratizzazione, assistenza e monitoraggio elettorale, gestione degli affari internazionali, contrasto alla corruzione; obiettivi afferenti alla sfera della sicurezza come sminamento, disarmo, lotta ai traffici e al consumo di droga e controterrorismo, o a quella dello sviluppo economico, come sostenibilità, infrastrutture, commercio e turismo.
Tra queste, specie dalla fine della Guerra fredda e contestualmente al processo di democratizzazione che ha coinvolto l’America Latina, l’Organizzazione si è concentrata soprattutto su alcuni ambiti: invio di missioni tanto di assistenza elettorale quanto di rafforzamento dei processi di pacificazione in alcuni stati membri (come in Nicaragua, Suriname, Haiti e Guatemala); iniziative a tutela dei diritti umani; promozione degli scambi commerciali sempre all’interno del continente americano, in una prospettiva di progressiva integrazione delle economie; attività comuni di lotta ai traffici di droga; messa in opera di programmi e progetti per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e umano.
La complessità delle strutture e degli organismi che fanno capo all’Oas rispecchia non solo la lunga storia della cooperazione interamericana, ma anche i numerosi campi dove questa è attiva. L’Assemblea generale è il più importante organo deliberativo e comprende le delegazioni di tutti gli stati membri, ciascuna delle quali ha un voto nei processi decisionali che caratterizzano tanto le sessioni regolari dell’Assemblea generale, a frequenza annuale, quanto quelle speciali, convocate all’occorrenza per discutere questioni specifiche. Il Consiglio permanente dell’Organizzazione e il Consiglio interamericano per lo sviluppo integrale riferiscono e relazionano direttamente all’Assemblea generale. I due organismi hanno il compito di portare avanti con continuità i progetti e le politiche dell’Oas. Il primo prepara i lavori per l’Assemblea generale, fa da raccordo tra questa e le altre strutture dell’Organizzazione, vigila e assiste gli stati membri nel mantenimento di reciproche relazioni amichevoli, facilita lo scambio e la cooperazione tra l’Oas e le altre principali organizzazioni internazionali, sia mondiali che continentali. Nelle sua attività il Consiglio opera a stretto contatto con il Segretariato generale, il principale organo amministrativo dell’Organizzazione, dal momento che ne approva le disposizioni necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni nei casi in cui l’Assemblea generale non è riunita. Il Consiglio interamericano per lo sviluppo integrale, invece, istituito dal Protocollo di Managua nel 1993 e che annovera diverse strutture sussidiarie, è il principale organismo Oas responsabile per tutti i progetti che riguardano la cooperazione allo sviluppo. Altro organo primario dell’organizzazione è il meeting di consultazione dei ministri degli esteri, che si riunisce per la discussione di problemi e questioni di rilevante urgenza o importanza. Accanto a questo si trovano tanto le regolari sedute, dove si incontrano i ministri degli stati membri competenti nelle materie oggetto di discussione e cooperazione, quanto tutta una serie di comitati, agenzie, organismi decentralizzati e conferenze, permanenti e non, istituiti negli anni come riferimento nel funzionamento dell’Organizzazione e nella gestione delle attività su alcune materie specifiche. Il quartier generale dell’Oas si trova a Washington, ma altre sedi sussidiarie sono presenti in altri paesi membri.
I membri firmatari dell’Oas sono stati Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Domenicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perù, Usa, Uruguay e Venezuela. L’organizzazione conta 35 stati membri e ben 65 sono gli stati extra-americani e le organizzazioni internazionali che oggi partecipano alle sue attività in qualità di osservatori permanenti. Tra questi vi sono il Vaticano e l’Unione Europea. Va infine ricordato che lo stato di Cuba ha visto la sua membership sospesa dal 1962 al 2009 e ad oggi ha deciso di non far parte dell’Organizzazione e di non inviarvi delegati. Sempre del 2009 è stata la sospensione dell’Honduras, poi riammessa nel 2011, a seguito del colpo di stato che ha destituito il presidente Manuel Zelaya.