organizzazioni internazionali
Enti costituiti dagli Stati mediante accordi internazionali. Nati nel 19° sec. dall’esigenza di assicurare la tutela di interessi comuni a più Stati, presentano carattere stabile, e sono dotati di proprie funzioni, organi, poteri finalizzati a regolare i settori di attività di loro competenza. Le o. i. con personalità internazionale si affiancano agli Stati come soggetti dell’ordinamento internazionale.
I primi tentativi di creare organismi sovranazionali si ebbero con la Convenzione di Ginevra del 1864 e con le Conferenze de L’Aia (1899 e 1907), indette per istituire un sistema di risoluzione pacifica di controversie. La prima o. i. a carattere politico fu la Società delle Nazioni, sorta, dopo la Prima guerra mondiale, a Parigi con i Trattati di pace del 1919-20, su impulso del presidente statunitense T.W. Wilson. Successivamente, gli USA non aderirono, per l’opposizione repubblicana, alla Società delle Nazioni, che si sarebbe indebolita, in seguito, per l’assenza dal 1932 del Giappone, dal 1933 della Germania (entrata nel 1926), dal 1937 dell’Italia e, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, dell’URSS, entrata nel 1934 ed espulsa nel 1940. L’incapacità di affrontare le complesse sfide del mondo nel periodo tra le due guerre e, in particolare, quelle provocate dall’aggressività delle potenze dittatoriali o totalitarie (Giappone, Italia, Germania), che se ne ritirarono a causa delle sanzioni contro esse adottate, segnò la fine della Società delle Nazioni che, ufficialmente, si sciolse nel 1946.
La più importante o. i. è l’Organizzazione delle Nazioni Unite (➔ ONU), costituita nell’aprile 1945, il cui organo giurisdizionale è la Corte internazionale di giustizia (➔), con finalità di azione sulle questioni che gli Stati sottopongono volontariamente alla sua attenzione. Oltre ai tribunali ad hoc, come quelli per la Iugoslavia e il Ruanda, è stata istituita nel 1997 una Corte penale internazionale, il cui statuto, tuttavia, non è stato accettato da alcuni membri delle Nazioni Unite ‒ USA, Cina, India, Israele ‒ che perciò non ne riconoscono la competenza. L’ONU opera anche attraverso agenzie specializzate, come la Banca Mondiale (➔) per la cooperazione economica con Paesi in via di sviluppo, l’UNESCO (➔) per la cooperazione in materia scientifica, culturale e dell’istruzione, la FAO (➔) per l’agricoltura, l’UNICEF (➔) per l’infanzia, l’OMS per la sanità, l’UNCTAD (➔) per l’aiuto tecnico e finanziario a Paesi in via di sviluppo, e altre ancora. Grande rilievo ha assunto l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (➔ AIEA), per l’assistenza ai Paesi che vogliono dotarsi di centrali nucleari civili e per il controllo che il Trattato di non proliferazione del nucleare militare sia rispettato dai firmatari.
Oltre all’ONU, esistono o. i. finanziarie, quali il Fondo Monetario Internazionale (➔ FMI) e o. i. ‘regionali’ i cui membri sono Paesi di un continente o di una sua parte: l’Unione africana, l’OSA (➔) per gli Stati americani, il MERCOSUR (➔) per alcuni Stati dell’America meridionale, il NAFTA (➔) per Stati Uniti, Canada e Messico, l’ASEAN (➔) per l’Asia del Sud-Est. Dell’OCSE (➔), sorta per la ricostruzione dei Paesi europei dopo la Seconda guerra mondiale, facevano parte sin dall’origine anche Canada e USA e si è ormai estesa a tutti i Paesi industrializzati. Settoriali sono anche la Lega islamica e la Lega araba, nonché l’OPEC (➔) che raggruppa la maggioranza degli Stati produttori di petrolio. Dopo il 1945 sono nate o. in parte o esclusivamente di carattere militare, come il patto di Varsavia tra gli Stati comunisti europei, uniti anche per la cooperazione economica nel COMECON (➔). Entrambi si sono sciolti dopo il crollo dei sistemi comunisti e la fine dell’URSS (1991). La NATO (➔), costituita nel 1949, ha mantenuto validità anche dopo la fine della guerra fredda, allargando la sua area d’azione a zone extraeuropee e riunendo anche quasi tutti i Paesi che facevano già parte del patto di Varsavia. Grande vitalità ha acquistato l’Unione Europea (➔ p) sviluppatasi dalla Comunità Economica Europea. Ai 6 Paesi che l’avevano fondata nel 1957, si è aggiunta la maggior parte degli altri Stati europei.