orgoglioso (argoglioso)
L'aggettivo conferma i valori del sostantivo per ciò che attiene alla parte amorosa (v. ORGOGLIO): cfr. Rime LXXXVIII 4 Orgogliosa se' fatta e per me dura, dove o. ripete l'idea del verso precedente; Cv III Amor che ne la mente 81 quand'ella [la ballata] la [donna] chiama orgogliosa (con gli equivalenti fera e disdegnosa al v. 76), commentato in IX 1 una ballatetta ne la quale chiamai questa donna orgogliosa e dispietata (la donna è qui la filosofia). La ballata cui si allude è la LXXX delle Rime.
L'unico esempio della Commedia (If VIII 46 Quei fu al mondo persona orgogliosa) comporta per Filippo Argenti il senso di " iracondo " e " tracotante ", col medesimo ordine d'idee e di giudizi espresso in Pd XVI 115 L'oltracotata schiatta che s'indraca / dietro a chi fugge, dove si tratta pur sempre della famiglia degli Adimari. Per ‛ orgoglio ' ‛ orgoglioso ' cfr. U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 223-226.
Anche in Fiore XV 4 o. sta per " arrogante "; così in CXVIII 4, dove compare la forma dissimulata ‛ argoglioso ' (v.).