ORIBASIO ('Ορειβάσιος, 'Οριβάσιος)
Medico, nato a Pergamo nel 325, morto a Bisanzio nel 403 d. C., uno dei medici più illustri della scuola bizantina. Studiò in Alessandria, fu poi medico in Atene e nel 355 fu nominato medico personale dell'imperatore Giuliano, che accompagnò in tutte le sue campagne. Dopo la morte di Giuliano fu perseguitato dai suoi successori e inviato in esilio, ma ben presto fu richiamato a Bisanzio. Medico riputatissimo, fu anche dal 361 al 363 questore di Costantinopoli. La sua opera principale è intitolata Συναγωγαὶ ἰατρικαί, ed è una compilazione ottimamente fatta degli scritti degli antichi medici greci. O. fu il precursore della medicina razionale e scientifica: segnò la via alle nuove ricerche traendo gl'insegnamenti dalle osservazioni cliniche e dal metodo sperimentale dei grandi maestri dell'epoca classica.
Fu il primo ad attribuire una parte importante all'opera di Galeno, considerandola come fondamentale per il progresso della medicina. Della citata opera enciclopedica, che in origine consisteva di 70 libri dei quali soltanto una parte è conservata, l'autore stesso fece un riassunto in nove libri sotto il titolo di Σύνοψις. Infine per i profani che s'interessavano alla medicina scrisse fra il 392 e il 395 un trattato popolare intitolato Εὐπόριστα, dedicato soprattutto alla dietetica, all'igiene e alla terapia.
La migliore edizione delle opere di O. è quella di C. U. Bussemaker e Ch. V. Daremberg, Øuvres d'Oribase (voll. 6, Parigi 1851-76); ottima è l'edizione curata da J. Raeder nel Corp. med. graec. (Lipsia-Berlino 1928-33); la prima edizione latina della Sinopsi è quella stampata a Venezia da Paolo Manuzio nel 1554. Alcuni dei libri del testo primitivo furono pubblicati nella Collezione Cocchi (Firenze 1754); altri da un codice vaticano nella Collezione di classici pubblicata da Angelo Mai (Roma 1831, pp.1-198, 276-79).