ORIZABA (A. T., 148)
Città dello stato messicano di Veracruz sulla ferrovia Veracruz-Messico. Sorge a 1264 m. s. m. in un'ampia e fertile valle della Sierra Madre Oriental, a sud del vulcano omonimo, nell'alto bacino del Río Blanco. Ricca di giardini pubblici e privati, con le case in gran parte circondate da lussureggiante vegetazione, appare quasi una città giardino e per il suo clima, salubre e mite durante tutto l'anno, è frequentata come stazione climatica dagli abitanti della torrida zona costiera e del Yucatán. Il territorio, assai fertile e bene irrigato, produce caffè, canna da zucchero, tabacco, cereali e frutta di varie specie, mentre le foreste forniscono legname da costruzione assai pregiato. Ma importanza economica prevalente hanno le numerose industrie, quali gli stabilimenti di filatura e tessitura della Compañía Industrial de Orizaba, della Industrial Veracruzana di Santa Rosa e della Jute Mill Co. di Santa Gertrudis, che utilizzano l'energia idroelettrica delle cascate del Río Blanco e dei suoi affluenti: queste imprese rappresentano un totale di 150 mila fusi e di 6000 telai. Sono da segnalare inoltre una grande fabbrica di birra' la manifattura tabacchi (una delle maggiori del Messico) e la produzione di marmi assai pregiati.
Degli edifici pubblici ricordiamo le numerose chiese, tra cui la parrocchiale di San Miguel, il Palazzo municipale, il Teatro Llave, la sede dell'Instituto del Estado nel parco Porfirio Diaz, il Mercato coperto e l'Hospicio provincial San Luis Gonzaga. Centro della vita cittadina è la Plaza Mayor, ornata di aiuole di fiori e di palme, che accoglie un monumento ai Difensori della patria e una statua in bronzo di Hidalgo.
Orizaba sorse al posto di un antico centro azteco detto Ahuaializ-apan (acque piacenti), ma ebbe il titolo di città solo nel 1774, e il suo maggiore sviluppo è recente: la popolazione, compresa una notevole percentuale d'Indiani e meticci, raggiungeva nel 1930 i 42.977 abitanti.