orizzontale
Termine polisemico, utilizzato inizialmente per definire la divisione del lavoro tra le imprese, poi esteso a molteplici accezioni.
I tagli o. sono riduzioni di spesa pubblica generalizzati e di egual misura, indipendenti da parametri legati alle caratteristiche e al merito dei soggetti destinatari dei tagli.
L’integrazione o., in riferimento a un’impresa, è una strategia di sviluppo attuata mediante la fusione o l’acquisizione di altre aziende operanti nello stesso settore (➔ integrazione). Dà luogo a un ampliamento della quota di mercato e a una maggiore concentrazione (con effetti sulla concorrenza) e consente di sfruttare meglio le economie di scala (➔ scala, economie di).
Per segregazione o., si intende, insieme a quella verticale (➔), una tipologia di segregazione occupazionale (➔ segregazione) relativa alla concentrazione di determinate categorie di individui in specifici settori o occupazioni, spesso a causa di stereotipi e pregiudizi; da essa può derivare discriminazione salariale (➔).
L’equità o., con riferimento alle politiche redistributive, e in particolare ai sistemi di tassazione, è il principio secondo il quale individui con la stessa capacità contributiva (per es., il reddito, il consumo o il patrimonio) dovrebbero essere tassati allo stesso modo (➔ anche equità). Nello specifico, il rispetto dell’equità o. significa che non sono ammesse discriminazioni fiscali in base alla razza, al genere o alla religione. Si tratta di una norma etica ritenuta adatta a perseguire un’idea di giustizia caratterizzata dall’eguaglianza di trattamento di individui economicamente simili.