Famiglia di patrioti, ingegneri e industriali, di origine siciliana. Luigi (Palermo 1814 - Livorno 1898), ingegnere, cospiratore coi fratelli Paolo, Salvatore e Giuseppe, per la liberazione della Sicilia; emigrato a Genova, vi fondò un cantiere che costruì la prima nave italiana a vapore in ferro, Sicilia (1845), diresse la prima società Ansaldo, costituì una società di navigazione Genova-Marsiglia; poi (1866) passò a Livorno, ove assunse l'esercizio del cantiere navale Fratelli O. di S. Rocco; nel 1890 fu nominato senatore. Dei figli: Giuseppe (Genova 1855 - Livorno 1926), cav. del lavoro (1903), successe al padre nella direzione del cantiere di S. Rocco, fondò la fabbrica di artiglieria della Spezia e la Società del cantiere navale del Quarnaro, a Fiume; Luigi (Genova 1862 - Milano 1933), cav. del lavoro (1918), nel 1902 assunse la direzione della Società metallurgica italiana; Salvatore (n. Genova 1856 - m. 1926), ingegnere navale di chiara fama, deputato, senatore, collaborò col fratello Giuseppe. Le tradizioni sono continuate col figlio di Giuseppe, Luigi (Livorno 1886 - Segromigno Monte, Lucca 1940), che è stato anche senatore del Regno (dal 1934).