ŌRMAZD (avestico e antico persiano Ahura Mazda, pehlevico Auharmazd "il savio signore")
È la somma divinità celeste della religione zoroastrica. Onnisciente e benigno spirito, creatore della luce, della terra e di ogni cosa buona, risiede in cielo, circondato da un nimbo di gloria e servito dai sei Amesha Spenta, che nello sviluppo religioso più tardo sono concepiti come una sorta d'angeli assistenti, mentre in fasi più antiche sembrano essere soprattutto emanazioni della divinità suprema (specie Spenta Mainyu, contrapposto spesso, insieme con Ahura Mazda, ad Ahriman). Per l'alta spiritualità del suo concetto, la più alta a cui sembra sia giunta l'antica religiosità aria, Ahura Mazda è la divinità orientale meno lontana dallo Jahvè ebraico; ma, a differenza di questo, non è onnipotente. La sua potenza, secondo la caratteristica fondamentale del dualismo iranico, è limitata e combattuta da quella dell'avverso principio Ahriman (v.), che solo in un lontano futuro sarà debellata, lasciando a Ōrmazd la signoria incontrastata dell'universo (v. escatologia, XIV, p. 289).
Nei rilievi achemenidi Ōrmazd è rappresentato in una rigida stilizzazione di personaggio barbato e alato; mentre in quelli sasanidici la sua figura appare più umanizzata, per quanto di proporzioni eroiche che la differenziano dai mortali.
Bibl.: v. zoroastrismo.