Muti, Ornella
Nome d'arte di Francesca Romana Rivelli, attrice cinematografica, nata a Roma il 9 marzo 1955. Tra le ultime dive del cinema italiano, ha esordito giovanissima imponendosi per la sua bellezza. È stata protagonista soprattutto del cinema degli anni Settanta e Ottanta, partecipando sia a film d'autore sia a operazioni commerciali di successo.
Dopo un esordio nel fotoromanzo, ottenne il suo primo ruolo a 15 anni in La moglie più bella (1970) di Damiano Damiani, in cui è una ragazza siciliana che rifiuta di sposare il suo rapitore mafioso. Il film le diede una certa notorietà confermata da Le monache di Sant'Arcangelo (1973) di Domenico Paolella e Paolo il caldo (1973) di Marco Vicario. Fu Mario Monicelli a offrirle un personaggio impegnativo in Romanzo popolare (1974), quello di una ragazza meridionale sposata con un metalmeccanico molto più anziano di lei ma al tempo stesso attratta da un poliziotto. Al fianco di Ugo Tognazzi e Michele Placido, la M. regalò al suo personaggio un'immobile disperazione unita a una forte dignità. Dopo Léonor (1975) di Juan Luis Buñuel, avvenne un altro fondamentale incontro nella sua carriera, quello con Marco Ferreri che la diresse in L'ultima donna (1976), Storie di ordinaria follia (1981) e Il futuro è donna (1984), nei quali interpreta rispettivamente una maestra d'asilo, una prostituta e una ragazza incinta che viene ospitata da una coppia con la quale instaura uno strano e intenso rapporto: si tratta di ruoli che esaltano il suo fascino misterioso, in contesti caratterizzati da onnipresenti segnali di autodistruzione. Fu ancora accanto a Tognazzi in La stanza del vescovo (1977) e in Primo amore (1978), entrambi diretti da Dino Risi, e interpretò il ruolo di una donna costretta dal proprio compagno ad abortire in Eutanasia di un amore (1978) di Enrico Maria Salerno, prima di essere chiamata negli Stati Uniti per far parte del cast del kolossal fantascientifico Flash Gordon (1980) di Mike Hodges.
All'inizio degli anni Ottanta è stata al fianco di Adriano Celentano in Il bisbetico domato (1980) e Innamorato pazzo (1981), entrambi diretti da Castellano e Pipolo, nei ruoli rispettivamente di una borghese che si innamora di un rozzo proprietario terriero e di una principessa che fa perdere la testa a un conducente d'autobus. Grandi successi commerciali, i due film hanno lanciato la M. come una delle attrici più richieste della commedia italiana degli anni Ottanta. Ha affiancato anche Renato Pozzetto in Nessuno è perfetto (1981) e Un povero ricco (1983) di Pasquale Festa Campanile e Paolo Villaggio in Bonnie e Clyde all'italiana (1983) di Steno. È stata inoltre diretta da due attori-registi come Francesco Nuti (Tutta colpa del Paradiso, 1985; Stregati, 1986) e Carlo Verdone (Io e mia sorella, 1987; Stasera a casa di Alice, 1990). Sul versante più drammatico, il ruolo di una ragazza ambigua e folle in La ragazza di Trieste (1982) di Festa Campanile sembra riecheggiare i personaggi interpretati per Ferreri, mentre in Un amour de Swann (1984; Un amore di Swann) di Volker Schlöndorff dà vita alla proustiana Odette. Nuovamente richiesta dal cinema d'autore italiano, è stata protagonista di Cronaca di una morte annunciata (1987) di Francesco Rosi, Codice privato (1988) di Francesco Maselli e Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) di Ettore Scola. Pur se negli anni Novanta ha diradato la sua presenza sul grande schermo, è stata comunque chiamata da John Landis per la commedia Oscar (1991; Oscar ‒ Un fidanzato per due figlie) e dallo spagnolo Vincente Aranda per El amante bilingue (1993; L'amante bilingue), mettendosi inoltre in luce, accanto a Jean-Pierre Léaud, nella commedia Pour rire! (1996; Per scherzo) di Lucas Belvaux, e lavorando ancora con Monicelli in Panni sporchi (1999). Nel 2000 ha interpretato Tierra del fuego (Terra del fuoco) di Miguel Littín e nel 2001 è stata diretta da Francesca Archibugi in Domani. La M. ha riscosso successo anche in televisione interpretando il personaggio della 'Dama Bianca' in Il grande Fausto (1995) di Alberto Sironi e con Lo zio d'America (2002) di Rossella Izzo.
Dizionario del cinema italiano. Le attrici, a cura di R. Chiti, E. Lancia, A. Orbicciani, R. Poppi, Roma 1999, ad vocem; 99 donne. Stelle e stelline del cinema italiano, a cura di M. Gomarasca, D. Pulici, Milano 1999, pp. 40-43.