OROPA (A. T., 20-21)
Celebre santuario, meta di grandi pellegrinaggi. Oropa sorge a 12 km. da Biella, su un promontorio morenico (m. 1170), cinto da una severa e austera chiostra montana, dominata dal Mucrone. Vi si accede per comoda carrozzabile e con tramvia elettrica, che offre vaste, incantevoli vedute. È pure centro rinomato di sport estivi e invernali, ed è congiunto da un'ardita funivia al Lago del Mucrone (m. 2190).
La leggenda fa di S. Eusebio di Vercelli (sec. IV; v.) il fondatore del sacello primordiale; egli avrebbe portato dalla Palestina la statua della Madonna, opera di S. Luca, che vi è riposta. Ma la cappelletta non pare anteriore al 1200, e non risulta che i benedettini ne abbiano avuto il governo spirituale. Certo è soltanto che l'oratorio dopo varie vicende, nel 1459 fu deferito con i suoi redditi al possesso dei canonici di Biella, che diedero il primo impulso alla devozione. Dopo la peste del 1599 fu edificata per voto di popolo una modesta basilica; e dopo la prima incoronazione (1620), passata l'amministrazione a una congregazione costituita nel 1614, con rinunzia dei canonici ai loro diritti, s'iniziarono le fabbriche per ospitarvi i pellegrini: così Oropa divenne ospizio-santuario, avviatosi poi, sotto un'amministrazione riformata in base a statuti regi (1644, 1711 e altri), al grandioso sviluppo architettonico odierno. L'ospizio si compone di un complesso imponente di edifici, offrenti una mirabile prospettiva di portici, balaustre e scalee, a piani digradanti. La facciata, con il superbo arco centrale (arch. Arduzzi) e gli splendidi intercolunnî, fu erroneamente attribuita a F. Juvara. Nella basilica sono: il sacello con affreschi quattrocenteschi, e la quadricoronata Madonna nera con il Bambino, ricoperti d'oro e di gemme. Il salone del tesoro contiene oggetti di valore inestimabile, in parte di provenienza reale. Sul colle a ponente si stendono numerose cappelle, e in un'attigua valletta è il cimitero monumentale, ove sono la piramide funeraria di Q. Sella e altre tombe dovute ad artisti celebri (Bistolfi, Tabacchi, ecc.). A monte si profila maestoso il nuovo tempio in costruzione (dis. Galletti). V'è anche ad Oropa un importante stabilimento idroterapico e un moderno e completo osservatorio meteorologico-sismico.
Bibl.: M. Paroletti, Ragguaglio istorico della chiesa, cappelle, ecc. di Nostra Signora d'Oropa, Torino 1820; G. Avogadro, Storia del santuario d'Oropa, Torino 1846; C. Poma, Questione storica d'Oropa, Biella 1920; C. Sormano, Oropa, Biella 1927; B. Buscaglia, Il santuario d'Oropa, Biella 1933.