BERTOLAI, Orsola
Nacque a Ferrara nell'anno 1531. Era figlia dei nobiluomo Camillo Bertolai, dottore e filosofo. Come discendente da una delle famiglie più cospicue di Ferrara, la B. ricevette l'educazione tipica delle gentildonne del suo tempo, manifestando interessi per la filosofia e le buone lettere. Grazie alla sua cultura, ma anche alla sua avvenenza e leggiadria, si mise in ottima luce alla corte di Alfonso II.
Anche l'uomo a cui si unì in matrimonio, Ercole Cavalletti, era fornito di cultura non mediocre ed era noto negli ambienti di corte come filosofo e poeta; era anche buon amico di Torquato Tasso. Morì a soli trentasei anni, nel 1589. Da lui la B. ebbe una figlia, Barbara, che più tardi ottenne una certa notorietà come poetessa.
Anche la B. conobbe il Tasso e gli si dimostrò buona amica. I nomi di entrambi sono legati a un avvenimento che ebbe una certa risonanza nelle cronache sociali e letterarie del tempo: la disputa che si tenne in Ferrara, alla presenza dei duchi e della corte, nei giorni 18 gennaio, 1°e 6 febbr. 1570, attorno a cinquanta Conclusioni amorose.
Le Conclusioni erano state proposte dal Tasso e il giovane poeta le sostenne con molte argomentazioni. Uno dei più assidui fra i contradditori fu Paolo Samminiati, che si alzò a parlare quasi ad ogni argomento. Quando si venne a discutere la conclusione ventunesima, che era così formulata: "L'uomo in sua natura ama più intensamente e stabilmente della donna", il giovane Tasso la sostenne appassionatamente, ma d'improvviso si levò a contraddirlo la B., che a quanto pare difese le sue ragioni con veemenza e gran forza di convinzione (di tali dispute, oltre al testo delle Conclusioni,cisono giunti solo gli echi successivi: si vedano i Discorsisopra le cinquanta conclusioni del signor T. Tasso di Vitale Zuccolo, Bergamo 1588, e la Prefazione e le Appendici di Pier Desiderio Pasolini al Trattato dell'Amore Humano di Flaminio Nobili).
Quattordici anni dopo, nel 1584, il Tasso dedicava alla B. il dialogo intitolato La Cavalletta, o vero de la poesia toscana (T.Tasso, Dialoghi, a c. di E. Raimondi, Firenze 1958). Così egli dava testimonianza della sua amicizia e rendeva omaggio alle qualità poetiche di lei e al suo gusto. Sappiamo che l'amicizia tra il Tasso e la B. durò a lungo, e continuò anche durante gli anni di sventura del poeta. In una lettera del poeta a Giovan Battista Licino, datata da Mantova il 22 giugno 1587, c'è un accenno all'aiuto ricevuto dalla B. (T. Tasso, Lettere,a c. di C. Guasti, Firenze 1853-55, n. 837).
La B. morì a Ferrara il 3 giugno 1592 e fu sepolta nella chiesa dei gesuiti.
Sue rime si leggono in varie raccolte del Cinquecento e dei secoli successivi, e particolarmente in Rime di diversi celebri poeti, raccolte da G. B. Licino, Bergamo 1587; Nuova scielta di rime di diversi illustri poeti, Bergamo 1592; Il Gareggiamento poetico del Confuso Accademico Ordito, Madrigali amorosi… de i più illustri Poeti d'Italia, Venezia 1611; Rime scelte de' Poeti ferraresi antichi e moderni,Ferrara 1713; Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d'ogni secolo, raccolti da L. Bergalli, Venezia, 1726, parte 2, ad Indicem. Spesso, accanto alle rime della B. si trovano anche rime del marito e del Tasso. Si conservano, di lei, una decina di sonetti e circa quindici madrigali.
Le rime della B. toccano i temi tradizionali della poesia cinquecentesca: hanno per argomento l'amore o il rapporto cortigiano; sono rime d'occasione o di omaggio, per festeggiare un matrimonio, piangere la perdita di una persona cara, o celebrare l'eccellenza di una cantatrice (il madrigale Come rapisce il Cielo è in lode di Annina Guarini, figlia del poeta, che insieme con Livia d'Arco e Laura Peperara formava il famoso concerto delle "tre Grazie" ferraresi). Qualche movenza più sciolta ed elegante si trova nei madrigali, che piacquero al Crescimbeni: "Le sue Poesie… sono di carattere assai dolce, e gentile, e di nobil grazia, e vivacità ornate: scelte nella locuzione, pellegrine ne' sentimenti: ed in somma ricche, massimamente i Madrigali, di vaghezza molta, e di spirito".
Bibl.: G. Baruffaldi, Dissertatio de poëtis Ferrariensibus, Ferrara 1698, pp. 48-49; G. M. Crescimbeni, Storia della Volgar Poesia,Venezia 1730, III, 2, p. 130; P. Serassi, Vita di T. Tasso, Bergamo 1790, pp. 163-164; L. Ughi, Diz. stor. degli uomini illustri ferraresi, Ferrara 1804, I, p. 53; P. D. Pasolini, Il Trattato dell'Amore Humano di Flaminio Nobili, Roma 1895, pp. LX-LXXVI.