ORTA San Giulio (A. T., 20-21)
Comune della provincia di Novara, formato recentemente con l'unione degli ex-comuni di Orta Novarese e Isola San Giulio; ha una superficie di 9,30 kmq. e conta (1931) 1096 ab. Sede del comune è il paese di Orta Novarese, frequentata località di villeggiatura, situata in pittoresca posizione, a 293 m. s. m., sulla riva del Lago d'Orta, in una penisola che dalla costa orientale si protende verso il centro del lago. A SE. del paese s'innalza il Sacro Monte.
Orta Novarese conserva ancora una fisionomia notevolmente antica, con caratteristica piazza a vecchi portici e case del sec. XVII. Il palazzo pretorio fu edificato nel 1582. La chiesa parrocchiale dell'Assunta ha un portale del sec. XV, parecchi quadri d'altare del Seicento lombardo. Il santuario del Sacro Monte d'Orta, dedicato a S. Francesco, costituito da venti cappelle sparse su una collinetta, fu cominciato nel 1590 e condotto avanti nei secoli XVII e XVIII, le cappelle sono chiuse da ricche cancellate di ferro battuto del Seicento e Settecento, sono ornate di affreschi e contengono gruppi in terracotta rappresentanti scene della vita del santo, di accentuato carattere barocco. Tra i frescanti si annoverano il Morazzone, il Nuvolone, i Fiammenghini, ecc.; fra i plasticatori il Prestinari e il Bussola.
Nell'Isola S. Giulio si trova il monumento più interessante: l'antica basilica di S. Giulio. La sua fondazione risale al sec. IV, ma la chiesa fu ricostruita completamente nel sec. IX; fu poi ripetutamente rimaneggiata. Tuttavia sotto l'aspetto prevalentemente barocco s'indovina la sua struttura antica, e ne rimangono visibili alcune parti romaniche, come all'interno i capitelli delle navate laterali e all'esterno il tiburio e il campanile. Il campanile, affine ai campanili di S. Benigno di Fruttuaria, del duomo di Susa, di S. Stefano d'Ivrea, risale al sec. XI. Dell'antica basilica è conservato anche l'ambone, intorno a cui i pareri sono discordi: il Porter l'accosta per le sculture ai capitelli del chiostro di S. Orso in Aosta (1133), ma sia il Toesca sia il Nigra s'oppongono a questo accostamento; sennonché il primo lo vuole più recente, il secondo più primitivo. La chiesa contiene inoltre buoni affreschi del secolo XV e di scuola gaudenziana.
Bibl.: A. Rusconi, Il lago d'Orta, Torino 1880; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, III, p. 199; A. Kingsley Porter, Lombard architecture, Cambridge 1916, II, pp. 464-72; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, p. 889, n. 17; C. Nigra, La basilica di S. Giulio d'Orta alla fine del sec. XI, in Atti Soc. piemont. arch. e belle arti, IX (1918), pp. 80-100; N. Bazzetta de Vemenia, Guida del lago d'Orta e Valle Strona, Milano 1930, pp. 36 e 43.