ORTENSIA di Beauharnais, regina di Olanda
Nacque a Parigi il 10 aprile 1783 dal visconte Alessandro e da Giuseppina Tascher de la Pagerie. Perito il padre sulla ghigliottina, terminato il regime del Terrore, fu affidata alle cure di madama di Campan. Divenuta figliastra di Napoleone Bonaparte, ne fu poi figlia adottiva e portò la sua grazia giovanile alle Tuileries durante il Consolato. Il 6 gennaio 1802 fu data in moglie a Luigi, fratello di Napoleone, che fu creato re d'Olanda nel 1806. Il nuovo sovrano era animato da sentimenti di autonomia, mentre O., devota al padrigno, era tutta ligia agli interessi francesi. Luigi finì per abdicare lasciando, secondo la costituzione, la reggenza alla moglie e si ritirò in Austria. Ma Napoleone riunì l'Olanda all'Impero e così O., libera da ogni cura, poté, col figlio maggiore, il granduca di Berg, portarsi a Parigi, ove visse regalmente. Caduto Napoleone, ella rimase alla Malmaison con la madre. Durante i Cento Giorni riapparve alla corte napoleonica, ma dopo Waterloo divise la sua residenza fra la Svizzera e Roma, dove aveva preso stanza a villa Borghese. L'imperatore di Russia cercò di farle ottenere da Luigi XVIII il titolo di duchessa, ma quest'ultimo era subordinato a condizioni che offendevano la memoria di Napoleone e O. rispose con un rifiuto. "Je crois de mon devoir ne pas permettre qu'0u oublie que j'ai été reine, quoique je ne tienne pas à me faire nommer ainsi". Ma poi finì per accettare e per essa fu eretta in ducato la terra di Saint-Leu con una rendita di quattrocentomila franchi e con trasmissione secondo la linea primogenita maschile: ne fu spogliata alla seconda restaurazione dei Borboni. I suoi due figli presero parte all'insurrezione degli stati pontifici; il maggiore di essi morì a Pesaro, l'altro, il futuro Napoleone III, riuscì a fuggire in Svizzera. O. de B. morì il 5 ottobre 1837 ad Arenenberg, nel cantone di Turgovia. Amabile, di cuore generoso, coltivò la musica componendo alcune arie, ch'ebbero, ai suoi tempi, molta popolarità. Recentemente furono pubblicati i suoi Mémoires (Parigi 1926-27, in 3 volumi).
Bibl.: La reine Hortense en Italie, en France et en Angleterre pendant l'année 1831, Parigi 1834; E. Fourmestraux, La reine Hortense, Parigi 1864; J. Turquan, La reine Hortense, Parigi 1896; C. d'Arjuzon, Hortense de B., Parigi 1897; J. A. Taylor, Hortense de B., Parigi 1927; C. Gailly de Taurines, La reine Hortense en exil, Parigi 1914; J. Turquan, La reine Hortense, Parigi 1927.