ortica
Erba pungente e curativa
L’ortica è una pianta erbacea della famiglia Urticacee, con fusto e foglie ricoperti di peli pungenti e irritanti. Appena sfiorata produce l’orticaria, una forma di innocua anche se fastidiosa allergia. Diffusa in tutte le regioni temperate del Vecchio Mondo, cresce soprattutto su terreni ricchi di azoto. È un’erba impiegata fin dall’antichità nella cura di molti disturbi perché ricca di sostanze terapeutiche
Le Urticacee sono piante erbacee, con fiori verdi, piccoli e riuniti in spighe: in Urtica della specie dioica sono solo maschili o solo femminili, mentre in Urtica della specie urens (detta anche piccola ortica perché di taglia minore) i fiori sono ermafroditi. Non sono gli insetti a impollinare (impollinazione) queste piante ma è il vento (piante anemofile).
Le foglie dell’ortica sono opposte, a forma di cuore, con margine seghettato e la punta evidente (v. fig.). Tra le erbe di campo non gode di buona fama: il suo nome è esso stesso una denuncia, derivando dal latino urere, cioè «bruciare». Quante volte, scambiandola per una pianta qualunque, l’abbiamo sfiorata con le mani o con le gambe, rimanendo ogni volta ‘ustionati’ per il bruciore e il prurito! L’effetto è dovuto ai peli urticanti, visibili anche a occhio nudo, che coprono l’epidermide della foglia e del fusto e che, al minimo contatto, si spezzano in un punto, penetrando sotto pelle come l’ago di un’iniezione, inoculandovi il succo cellulare.
Il pelo urticante, che è un’unica, grande cellula, ha funzioni di difesa dai piccoli erbivori, come, per esempio, le lumache. Nel suo citoplasma si trova un’elevata concentrazione degli amminoacidi istamina e acetilcolina, sostanze che allargano i vasi sanguigni e provocano reazioni allergiche (allergie).
In un testo di botanica del Cinquecento, l’Herbario nuovo, Castore Durante, medico di papi ed esperto erborista, dice dell’ortica: «È così notissima pianta l’ortica che si conosce da ciascuno fino nella notte oscura» e ne elenca più i meriti che i difetti. Questa pianta contiene, infatti, come è stato riconosciuto scientificamente, molti principi curativi utili come antinfiammatori, cicatrizzanti, coagulanti del sangue. È un’erba utilizzata anche in cucina per preparare minestre e ripieni, e non c’è da temere, perché una volta cotte le foglie perdono il potere urticante. Inoltre l’ortica è benefica per le piante che le crescono intorno, soprattutto per la menta e le piante aromatiche in genere, in quanto arricchisce il terreno di sali minerali.
Per il fatto che si trova spesso in mezzo ad antiche rovine, nel passato all’ortica venivano attribuiti poteri magici, tra cui quello di dare coraggio a chi ne tenesse un fascio in mano (forse per reazione al prurito?).
Il carattere ‘spigoloso’ dell’ortica torna utile a una farfalla, la vanessa dell’ortica (Aglais urticae), per difendere la sua prole. La vanessa è una bella farfalla diffusa in varie parti del mondo (anche le più fredde) e che si trova anche in Sardegna, fino a notevoli altitudini. Questa farfalla va alla ricerca dell’ortica e posa delicatamente le uova sulla pagina inferiore delle sue foglie, confidando sul fatto che l’ortica è evitata dai ruminanti e così la sua discendenza corre meno pericoli. Dopo la schiusa i bruchi, per ringraziare la pianta che li ha amorevolmente protetti per tutto il tempo che ha preceduto la schiusa, ne divorano le foglie! Questa particolarità è sfruttata per produrre farfalle di ‘allevamento’ facendo crescere le larve su letti di ortica appositamente preparati.