Orticanoodles. - Pseudonimo di duo di artisti italiani composto da Wally (n. Carrara) e Alita (n. Milano); virtuosi della tecnica dello stencil, grazie alla quale sono tra i primi interpreti italiani a guadagnare riconoscimento internazionale. I due artisti si incontrano durante la frequentazione dello IED (Istituto europeo di design) di Milano, città in cui Wally si trasferisce nel 1996. Qui entrambi scoprono la tecnica dello stencil, di cui diventano fervidi sperimentatori e sotto il cui segno prende piede il loro sodalizio creativo. Il coinvolgimento di O. nel clima della street art, che a Milano nei primi anni del Duemila inizia a ritagliarsi uno spazio importante attraverso i primi poster e sticker incollati sui muri delle strade, prende piede nel 2004, uniti nella TSO crew assieme a Zibe. La prima immagine associata al duo, diffusa nel medium dello sticker o dello stencil su poster, è costituita da un volto il cui sguardo si perde verso l’alto e in cui l’osservatore può individuare l’icona di Cristo; tuttavia il taglio ravvicinato e l’assenza di simboli la avvicinano a quella di un volto qualsiasi. Questa immagine, che diventa logo artistico della coppia, viene diffusa attraverso una vera e propria campagna di guerriglia urbana creativa, operazione tipica di una fase ancora giovane del ciclo evolutivo della street art e che spiega in parte il nome adottato dal duo: il riferimento alla proliferazione della pianta infestante è ispirato dal nome del quartiere milanese di Ortica, dove O. installa il proprio laboratorio di produzione. Attorno al 2006, oltre al Cristo, sono numerose le immagini-simbolo che vengono associate alla coppia e che diventano soggetti dei primi dipinti prodotti: la rana, il cuore spinoso e una forchetta con noodles urticanti sono alcune delle più rappresentative. Con lo stencil quale principale medium plasmano un immaginario Pop che si esprime prevalentemente mediante il ritratto di personaggi storici e di celebrità, genere che attraversa quasi tutta la loro carriera e che viene continuamente rielaborato attraverso tecniche, concept e soluzioni estetiche differenti, sia nell’attività stradale che in quella in galleria. La cura e la versatilità impiegate nella lavorazione dello stencil sono valsi a O. la partecipazione al Cans Festival organizzato da Banksy nel 2008 a Londra, dove hanno realizzato Freedom, uno stencil di 4 x 3 m dipinto sulle pareti del tunnel della stazione di Waterloo. La relazione dell’opera con il luogo pubblico che la ospita occupa in seno alla ricerca di O. un ruolo fondamentale, e tale risultato di congruità prevarica su ogni effetto derivante da un’attività illegale fine a se stessa. L’opera stradale, nonostante la sua prevista volatilità, viene studiata nei minimi dettagli, mentre un più alto grado di complessità è fornito ai lavori da presentare in galleria. O. ha più volte esposto all’estero rappresentando la street art italiana nel mondo. Nel 2008 la partecipazione al Cans Festival di Londra è accompagnata dalla non meno importante presenza alla mostra itinerante Stencil History X, che riunisce le opere di tutti i più alti esponenti dello stencil su scala internazionale. Nel 2010 una grande personale viene organizzata dalla Gallerie Itinerrance di Parigi, città nella quale tornano nel 2013 partecipando alla epocale mostra della Tour-Paris 13. Non mancano nel loro curriculum prestigiose commissioni di aziende private, come quella che nel 2012 li vede impegnati per Eni alla realizzazione del ritratto ufficiale di E. Mattei nel cinquantesimo anniversario della morte. Presente alla mostra epocale Tour-Paris 13 (Parigi 2013) tra i lavori più recenti di Orticanoodles si citano il progetto OR.ME Ortica Memoria: 20 opere di arte urbana, avviato nel 2015 nel quartiere Ortica di Milano, e la live performance ospitata nel 2022 al Fidenza Village StreetArt Festival.