ORTOCERATIDI (lat. scient. Orthoceratidae, dal gr. ὀρϑός "diritto" e κέρας "corno")
Famiglia di Nautiloidei (v.), estinta, stabilita dal Mc Coy, per quelle conchiglie per lo più diritte, a sifone centrale, intermedio o marginale, talora molto spesso e ristretto da anelli di ostruzione o da altre formazioni calcaree, con camera iniziale a forma di bolla calcificata. Sul modo di vivere di questi Tetrabranchiati nulla è conosciuto con sicurezza; si trovano per lo più in giacimenti formatisi in vicinanza delle coste, a moderate profondità.
Gli Ortoceratidi erano già comparsi nel Cambrico inferiore dell'Estonia e del Canada ( Volbortella), si diffusero nel Silurico, dove raggiunsero l'apogeo del loro sviluppo, dopo il quale cominciarono a decrescere estinguendosi nel Trias superiore. Gli Ortoceratidi sono suddivisi in due gruppi secondo la conformazione dell'apertura della conchiglia: a) ad apertura semplice: vi appartengono circa una trentina di generi tra i quali il più importante è Orthoceras Breyn, le cui conchiglie, diritte e coniche, raggiungono talora la lunghezza di circa 2 m.; il genere apparve nel Silurico inferiore (Tremadoc), si diffuse nel Silurico e si estinse nel Trias; si conoscono circa un migliaio di specie di cui circa 850 siluriche. Un altro genere importante è Cyrthoceras, a conchiglia incurvata. b) Ad apertura ristretta: tra i generi più importanti ricordiamo: Gomphoceras Sowerby, che va dal Silurico al Carbonifero: es. G. bohemicum Barr., del Silurico superiore; Phragmoceras Broderip, del Silurico e Devonico: es. P. Broderepi Barr., del Silurico superiore.