HOFFER, Oscar
Nacque a Trieste il 12 luglio 1907 da Ermanno, odontoiatra appartenente a una famiglia originaria di Graz, e da Virginia Monti. Conseguita nella sua città la maturità scientifica nel 1926, fedele alla tradizione famigliare si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università di Milano. Tuttavia, amante della musica classica e già provetto violoncellista, si trasferì presto a Parigi, ove si diplomò alla scuola di P. Casals, iniziando con entusiasmo e lusinghieri consensi l'attività concertistica. Nella capitale francese conobbe Elsa Maria Janni, affermata solista di pianoforte, che sposò giovanissimo e con la quale fu protagonista di numerose esecuzioni. Divenuto presto padre, dietro esortazione della famiglia tralasciò l'attività artistica e, rientrato a Milano, riprese gli studi medici: allievo interno presso l'istituto di anatomia comparata diretto da R. Monti e nella clinica medica generale diretta da L. Zoja, si laureò il 26 ott. 1933 discutendo con l'otorinolaringoiatra U. Calamida una tesi sull'importanza delle malattie orofaringee nella patologia generale. Ottenuto il titolo di specialista alla Scuola di perfezionamento in odontoiatria e protesi dentale, intraprese la carriera universitaria presso la clinica odontoiatrica dell'ateneo milanese diretta da G. Fasoli: assistente incaricato nel 1936, quindi a seguito di concorso ministeriale ordinario con il titolo di aiuto nel 1938, nel 1939 conseguì la libera docenza, risultando così il più giovane "professore" della disciplina. Non trascurò, comunque, mai la passione per la musica e proseguì anche in seguito a esibirsi in applauditi concerti, numerosi dei quali in occasione di congressi scientifici presso il Conservatorio di Milano, ove diresse anche l'orchestra della RAI.
Arruolatosi volontario nel 1942 con il grado di capitano medico, l'H. fu nominato consulente stomatologo e caporeparto del Centro stomatologico della 2ª armata di stanza nei Balcani (Direttive e indirizzo terapeutico per gli stomatolesi presso il Centro stomatologico della 2ª armata, in Le Forze sanitarie, XI [1942], pp. 843-848). Presto congedato per malattia contratta in guerra, in assenza del Fasoli, fu incaricato dalle autorità accademiche di Milano della conduzione ad interim della clinica e della Scuola di odontoiatria. Successivamente insegnò ortodonzia presso la Scuola di specializzazione nel 1947, e odontotecnica nella Scuola di Stato per odontotecnici nel 1951; nel 1954 gli fu affidata la direzione dell'Istituto stomatologico italiano, presso la cui sezione ortodontica aveva cominciato a operare nel 1936 segnalandosi per l'introduzione e la diffusione in Italia delle cure gnato-ortopediche. Professore incaricato di clinica odontoiatrica con mansioni direttive dal 1955 al 1960, quindi ternato al concorso a cattedra dell'Università di Cagliari, l'H. concluse il suo percorso accademico nell'ateneo milanese: professore straordinario di odontoiatria e stomatologia nel 1963, divenne ordinario nel 1966 e insegnò fino al 1982, al raggiungimento dei limiti di età. A Milano prestò la sua opera anche presso l'Istituto stomatologico italiano e il padiglione Alfieri del Policlinico.
Appassionato cultore della sua disciplina, l'H. è ricordato soprattutto come eminente studioso, promotore e divulgatore dell'ortopedia funzionale, cui recò importanti contributi anche di carattere sperimentale, facendo assurgere la clinica odontoiatrica milanese ai massimi livelli in campo nazionale e internazionale. Sua fu anche la proposta dell'istituzione presso le università italiane di cattedre di chirurgia maxillo-facciale.
Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, l'H. affrontò vari aspetti della patologia e della clinica odontoiatrica. Tra i suoi lavori più significativi si ricordano quelli di ortognatodonzia e di clinica maxillo-facciale, nonché le ricerche sullo sviluppo dell'apparato masticatorio e dei distretti cervico-facciali, a orientamento etiopatogenetico e clinico-terapeutico: Il metodo della ortopedia biomeccanica, in Riv. italiana di stomatologia, II (1947), pp. 235-244; Dieci anni di esperienze con il sistema di ortopedia funzionale, in Riv. di odontoiatria e ortognatodonzia, II (1948), 4, pp. 126-133, in collab. con S. Palazzi; L'impiego delle resine autopolimerizzabili per la costruzione di apparecchiature ortodontiche rimovibili, in Rass. trimestrale di odontoiatria, XXXII (1951), sezione ortodontica, vol. IV, 2, pp. 9-24; Nuovi orientamenti sull'interpretazione delle anomalie dento-facciali, ibid., XXXIII (1952), vol. V, 3, pp. 15-18; La terapia del diastema con apparecchiature ortopediche funzionali, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, IV (1953), pp. 46-51; L'importanza della dominante ereditaria nelle anomalie maxillo-facciali, in Symposium internationale geneticae medicae, Roma 1954, pp. 334-339; Disgnazie e biotipi, in Clinica odontoiatrica, IX (1954), pp. 319-331; Nuovi orientamenti sulla eziopatogenesi delle malformazioni e deformazioni dento-maxillo-facciali, in Riv. italiana di stomatologia, XI (1956), pp. 733-780; Ricerche sperimentali sui rapporti intermascellari nei primi stadi di sviluppo, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, VII (1956), pp. 4-14, in collab. con P. Pisani, ricerca dimostrativa della capacità dell'apparato masticatorio di seguire un programma ontogenetico autonomo indipendente dall'influenza della funzione; L'orientamento dello scheletro facciale e il profilo, ibid., VIII (1957), pp. 62-72; Les modifications de l'articulation temporomandibulaire sous l'action des moyens orthopédiques, in Actes du XXXI Congrès de la Société française d'orthopédie maxillo-faciale, Milano 1958, pp. 95-145; Contributo alla morfogenesi cranio-facciale, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, IX (1958), pp. 126-133, studio condotto su embrioni e feti umani dai primi stadi di sviluppo alla nascita; La terapia gnato-ortopedica con apparecchiature rimovibili, in Minerva stomatologica, VIII (1959), pp. 375-409; Correzione chirurgica del "morsus inversus" con osteotomia obliqua del ramo mandibolare, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XIII (1962), pp. 183-190; Turbe di sviluppo del terzo medio della faccia in gemelli omozigoti, ibid., pp. 201-208; Funzionalità respiratoria e sviluppo dello splancnocranio, in Minerva stomatologica, II (1962), pp. 171-242, in collab. con G. Gasparini et al., dimostrazione, sulla base di numerose osservazioni, dell'effetto indiretto esercitato dalla respirazione orale sull'irregolare sviluppo del palato; Ortopantomografia delle labio-palatoschisi, in Dental Cadmos, VIII (1963), pp. 701-714; L'utilizzazione del potenziale di accrescimento funzionale-biologico nella terapia gnato-ortopedica, in Riv. italiana di stomatologia, XVIII (1963), pp. 541-554; Moderni orientamenti della ortopedia maxillo-facciale nell'ambito delle discipline medico-chirurgiche, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XV (1964), pp. 177-186.
Di notevole interesse furono anche i contributi recati dall'H. ai problemi della patogenesi e della prevenzione della carie soprattutto nell'età pediatrica, tra l'altro con la promozione di campagne educative e di programmi di somministrazione di fluoro nelle scuole elementari milanesi (Ulteriori ricerche sperimentali sulla patogenesi della carie, in Giorn. di batteriologia e immunologia, XXXIV [1946], pp. 3-12, in collab. con G. Fasoli; Carie e alimentazione, in Dietologia e dietoterapia, IV [1960], pp. 30 s.); alla conoscenza della struttura del paradentio in condizioni normali e patologiche, del cui studio in Italia fu un autentico pioniere (Ortodonzia e paradenziopatie, in Minerva stomatologica, XI [1961], pp. 270-274, in collab. con G. Vogel; Modificazioni morfostrutturali dei mitocondri nelle parodontopatie distrofiche al microscopio elettronico, in Riv. italiana di stomatologia, XVII [1962], pp. 321-339, in collab. con R. Baccioni et al.; Indagine elettronica del cemento radicolare umano in corso di parodontopatia, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XIII [1962], pp. 109-117; Il paradenzio normale e patologico al microscopio elettronico, in Paradenziopatie. Paradontopatie secondo l'ARPA internazionale, a cura di S. Palazzi, Torino 1962, pp. 184-204, in collab. con R. Baccioni; L'organizzazione leptostrutturale del periodonto umano normale e patologico all'indagine elettroscopica, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XIV [1963], pp. 93-100, in collab. con E. Giannì); alla patologia e alla clinica dei tumori del cavo orale (Su di un caso di "tumore misto" intraosseo della mandibola, ibid., IX [1958], pp. 307-310, in collab. con G. Vogel; Invasione della lingua da parte di malignità rare (condrosarcoma dell'osso joide, tumore di Ewing della base cranica), con riferimento alla sindrome di Garcin, in Arch. De Vecchi per l'anatomia patologica e la medicina clinica, XXIX [1959], pp. 393-408, in collab. con R. Baccioni; Papilloma e papillomatosi, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XI [1960], pp. 301-306; Mixed tumor of the salivary glands of the mandible, in Oral Surgery, oral medicine and oral pathology, XIII [1960], pp. 519-522, in collab. con G. Vogel; Il problema protesico dopo interventi demolitori sul mascellare superiore per neoplasie, in Corso superiore di aggiornamento in cancerologia cervico-facciale, a cura di P. Bucalossi, Milano 1961, pp. 61-65; Tumore misto di ghiandola salivare minore, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XV [1964], pp. 345-348, in collab. con E. Giannì; Dati istochimici su alcune neoplasie del cavo orale, in Riv. di istochimica normale e patologica, X [1964], pp. 359-368; Plasmocitoma solitario a localizzazione mandibolare, in Rass. internazionale di stomatologia pratica, XVI [1965], pp. 17-22, in collab. con E. Giannì).
Dell'H. non vanno dimenticati, infine, gli studi condotti nel settore protesico (Le basi biologiche e cliniche della protesi parziale rimovibile, in Minerva stomatologica, XIII [1964], pp. 253-312, in collab. con R. Modica et al.; Rilievi elettromicroscopici della mucosa orale sotto protesi rimovibile a estremità libera, ibid., pp. 565-569, 579-582, in collab. con E. Giannì), l'interesse prestato in campo universitario al problema dell'implantologia e le pubblicazioni a carattere monografico: Protesi fissa e mobile, Milano 1940; Odontotecnica, ibid. 1952; Die Kiefererweitung, München 1952; Die Fernroentgenaufnahme, Leipzig 1956; Preparazione della cavità e tecnica delle otturazioni, Milano 1964; Clinica odontostomatologica, ibid. 1966; Giornate dentarie per l'infanzia, Acta… 1973, a cura di O. Hoffer, ibid. 1974; Piccolo lessico di patologia delle mucose orali, ibid. 1984. L'H. collaborò inoltre a vari trattati (Trattato di odontologia, a cura di S. Palazzi, ibid. 1950-51; Elementi di clinica odontoiatrica, a cura di G. Fasoli - S. Palazzi, ibid. 1958; Lehrbuch der klinischen Zahnheilkunde, Leipzig 1952 e 1963) e curò le traduzioni di importanti opere straniere: Manuale di ortopedia funzionale dei mascellari. Le basi fondamentali del sistema norvegese, di V. Andresen - K. Haüpl, Milano 1950; Clinica delle parodontopatie, di I. Glickman, in collab. con G. Vogel, ibid. 1960; Chirurgia orale. Atlante di tecniche operatorie, di W.H. Archer, in collab. con A. Bracchetti et al., Padova 1973; Concetti e tecniche correnti di ortodonzia, di T.M. Graber, Roma 1974. Fondò e diresse i periodici specialistici: Quaderni di stomatologia, Rassegna internazionale di stomatologia pratica, Odontostomatologia e Rivista di odontostomatologia e implantoprotesi, nella quale pochi giorni prima di morire pubblicò il suo ultimo articolo: Ariboflavinosi, cheilite e cheilosi angolare, XI (1984), p. 3.
L'H. morì a Milano il 28 genn. 1984.
Dal matrimonio con Elsa Maria Janni aveva avuto i figli Ermanno e Bianca Maria.
Membro delle più prestigiose accademie e società scientifiche europee e statunitensi, fu presidente della Società italiana di odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale, dell'Associazione italiana di implantoprotesi orale, della Società italiana di studi e prevenzione della carie, della Società italiana di ergonomia odontoiatrica, dell'Associazione italiana di cinematografia medico-scientifica. Nel 1951 ottenne il diploma di 1° grado al concorso cinematografico di Torino per un documentario ortodontico e fondò il Club international de morphologie faciale. Nel 1985 la rivista Odontostomatologia e implantoprotesi istituì il premio Oscar Hoffer per una tesi di specializzazione.
Fonti e Bibl.: Necr., in Dental Cadmos, LII (1984), suppl. n. 2, p. 7 e in Odontostomatologia e implantoprotesi, X (1984), p. 45; O. Hoffer, Curriculum vitae, s.l. né data; Università degli studi di Milano, Schede personali, s.v. H., O. e Annuari dall'a.a. 1938-39 all'a.a. 1982-83; S. Trovato, Storia e organizzazione della Scuola di perfezionamento in odontoiatria di Milano, in Rass. trimestrale di odontoiatria, XXXIII (1962), pp. 336-346; Il concorso di Cagliari, ibid., XXXIV (1963), p. 149; Scritti medici in onore di O. H. nel suo LX compleanno, Trieste 1967, pp. 145 s.