oscuritate (oscuritade)
In senso proprio indica la condizione di ciò che non è o non appare illuminato: Rime XC 5 [il sole] fuga oscuritate e gelo; Cv III IX 12.
Tutta intessuta di immagini bibliche (Esth. 8, 16; Is. 9, 2; Matt. 4, 16; Luc. 1, 79) che le conferiscono particolare solennità è l'esaltazione del volgare, in Cv I XIII 12 Questo sarà luce nuova, sole nuovo, lo quale... darà lume a coloro che sono in tenebre e in oscuritade; qui il vocabolo, pur conservando nella metafora il significato originario e proprio, allude alla mancanza di perspicacia intellettuale propria degl'indotti. Lo stesso valore ha in II VIII 15 ombra d'oscuritade.
Significa invece " mancanza di chiarezza ", " difficile intelligibilità ", in Vn XII 5 Che è ciò, segnore, che mi parli con tanta oscuritade?; Cv I I 14 le quali [canzoni]... aveano d'alcuna oscuritade ombra.