OSELLA
. Per antichissima consuetudine, sanzionata dalle promissioni ducali, il doge di Venezia soleva regalare, nel dicembre di ogni anno, cinque anatre palustri a tutti i nobili che sedevano nel Maggior Consiglio. Nei primi anni del sec. XVI la repubblica perdette, per l'invasione degl'Imperiali, la laguna di Marano da cui veniva la maggior parte delle anatre e nel resto dello stato non se ne cacciavano tante che bastassero all'uopo. Si deliberò allora che il donativo degli uccelli (oselle) fosse sostituito da una moneta d'argento da coniarsi appositamente nella zecca di Venezia del valore di un quarto di ducato (31 soldi), che prese il nome dei volatili che veniva a surrogare. La prima osella fu quella del doge Antonio Grimani (1521-1523) e da allora fu coniata ogni anno senza interruzione in numero proporzionato a quello dei Nobili, con la parola munus e anche con figurazioni storiche e allegoriche di non poco interesse. Aveva corso sul mercato ragguagliato alle altre monete d'argento. Se ne trovano anche d'oro di vario valore, sempre multiplo dello zecchino, ma la loro emissione non risulta di carattere ufficiale. La serie delle oselle, come quella che presenta probabilità di essere completata, è oggetto di ricerca da parte degli amatori. La comunità di Murano, volendo imitare la metropoli, ottenne la concessione di far coniare nella zecca di Venezia speciali monete, dette anche queste oselle, per farne dono ai proprî funzionarî e ai magistrati veneziani. Questa serie che giustifica anche il proprio nome con la figura del gallo, insegna della comunità, ebbe origine assai più tarda e subì molte interruzioni, dovendo ogni anno riportare l'autorizzazione per essere coniata a seconda dei mezzi e in numero assai più ristretto di esemplari.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, VI, VII, VIII; A. Jesurum, Cronistoria delle oselle di Venezia, Venezia 1912; L. Manin, Illustrazione delle medaglie dei dogi di Venezia denominate oselle, Venezia 1834 e 1847; G. Werdnig, Die Osellen oder Münzmedaillen der Republik Venedig, Vienna 1889; V. Zanetti, Delle medaglie di Murano denominate oselle, Venezia 1887.