OSIDIO Geta (Hosidius Geta)
Tertulliano (De praescr. haer., 39) ricorda un O. G. come autore d'una tragedia Medea, tutta composta di emistichî e versi virgiliani. Un centone virgiliano sotto questo titolo ci è pervenuto nell'Antologia Latina, e nulla vieta di attribuirlo appunto a O. G.
Si tiatta di 461 versi distribuìti tra Medea, Giasone, la nutrice, il coro, ecc. Poche le parole che non siano delle opere maggiori di Virgilio. Non mancano errori di sintassi e di prosodia. Talvolta gli esametri, formati dall'unione di due emistichî virgiliani, risultano troppo lunghi o troppo brevi. Nel complesso, un carme privo di qualsiasi valore estetico.
Edizioni in A. Riese, Anthologia Latina, I, Lipsia 1894, n. 15; E. Baehrens, Poetae Latini Minores, IV, Lipsia 1882, p. 219.