OSLO
Capitale della Norvegia, posta nella baia più profonda del fiordo omonimo, alla foce (os) del piccolo fiume Lo, da cui deriva il nome; in epoca moderna e fino al 1925 la città venne chiamata Kristiania.Secondo Snorri (1178 ca.-1241), O. venne fondata dal re di Norvegia Aroldo III Haardraade (1047-1066), probabilmente intorno al 1050, forse sul sito di un preesistente mercato che poteva fungere da punto di scambio tra il commercio marittimo e le regioni dell'entroterra. Cresciuta rapidamente nei secc. 12° e 13°, la città divenne sede del re e dell'amministrazione centrale intorno al 1300.Parzialmente distrutta da innumerevoli incendi, l'originaria O. sopravvisse fino a quello devastante del 1624, a seguito del quale venne ricostruita sotto le mura del castello di Akershus, a km 2 ca. più a O, mentre il sito antico fu trasformato in terreno arabile, con le chiese in rovina ridotte a cave di pietra per le fortificazioni del castello e per le nuove residenze cittadine. Indagini archeologiche avviate negli anni Venti hanno condotto alla sistemazione delle rovine di parecchi edifici e quartieri originari e all'avvio di un ambizioso progetto per la creazione di un parco archeologico della O. medievale.Gli unici monumenti medievali di O. che conservino le proprie strutture in alzato sono il castello di Akershus (v.) e la Gamle Akerskirke, ubicata nei sobborghi settentrionali della città ed eretta intorno alla metà del sec. 12°, probabilmente a opera del medesimo cantiere che costruì la cattedrale, dedicata al santo locale Alvardo. A pianta basilicale con transetto e massiccia torre centrale e un interno spoglio, essa rientra nell'ambito di una scuola di architettura romanica relativamente diffusa nella Norvegia sudorientale, mentre l'impiego nelle murature di grandi blocchi di pietra ben squadrati segna l'affermarsi di nuove tecniche costruttive.Gli altri edifici della città medievale sono sopravvissuti solo a livello di rovine, la cui identificazione è tuttavia attestata nella maggioranza dei casi da fonti attendibili sull'ubicazione dei monumenti in epoca medievale.La cattedrale di S. Alvardo, costruita in pietra a partire dal 1120 ca., aveva impianto basilicale e una grande torre all'incrocio del transetto; la parte meridionale di quest'ultimo divenne, poco dopo l'inizio della costruzione, un mausoleo reale. Questo tipo di basilica fu riprodotto, sia pure in scala minore, nella Gamle Akerskirke e nella chiesa di S. Nicola nel distretto di Ringerike, oltre che nella chiesa di Ringsaker. Nel sec. 13° il coro della cattedrale venne considerevolmente ampliato. L'edificio cadde in rovina probabilmente già prima della Riforma e le sue parti superstiti furono rase al suolo dopo l'incendio del 1624.A poca distanza dalla facciata del S. Alvardo si ergeva la residenza vescovile, ricostruita in pietra nel sec. 13° e collegata alla cattedrale, secondo le fonti medievali, da un ponte di legno. Le fondazioni del corpo di fabbrica principale della residenza vescovile giacciono attualmente al di sotto dei muri di un complesso del sec. 18°, il Ladegaard, mentre la cappella episcopale del 1300 ca. è stata ricostruita sul suo antico sito nel 1960.La piccola chiesa di S. Clemente può essere annoverata tra le più antiche di O., anche se la sua navata bipartita e la sua muratura tra sottili corsi di pietra da taglio la differenziano dalle altre chiese sicuramente datate alla metà del 12° secolo.Il convento domenicano dedicato a s. Olav venne costruito nel 1230-1250 ca. a N della cattedrale, accanto a una precedente piccola chiesa trasformata nell'occasione in chiesa conventuale. Si tratta di un complesso tra i meglio conservati della O. medievale, perché la residenza vescovile luterana fu costruita, almeno in parte, sopra di esso. Si conservano alcuni resti del chiostro e al piano terreno dell'ala orientale vi sono tracce di affreschi a carattere ornamentale.Nelle vicinanze del convento domenicano si trovava una piccola chiesa a navata unica e coro quadrangolare, probabilmente da identificare con quella della Santa Croce, costruita intorno al 1250 ca. come chiesa parrocchiale, al centro di un nuovo quartiere di espansione della città.La residenza reale era situata nella parte sud-ovest della città, sul piccolo promontorio creato dal fiordo e dal fiume Lo. Nata all'epoca della fondazione di O. come primitiva fortificazione a motta e bastioni, venne ampliata nei secc. 12° e 13°: il suo muro perimetrale in pietra risale al 1250. Al complesso, che tuttavia non acquisì mai le dimensioni di un vero castello, apparteneva una cappella reale dedicata alla Vergine, costruita in legno a travi verticali infisse nel terreno secondo il modello della stavkirke. Intorno al 1100 fu eretta una chiesa in pietra, che venne a sua volta sostituita intorno al 1300 da un edificio monumentale in mattoni, la cui facciata a due torri costituiva un punto di riferimento per coloro che navigavano nel fiordo.Nel 1147 i Cistercensi fondarono sull'isola di Hovedöya, nel bacino di O., un monastero che includeva una chiesa preesistente nel sito, forse appartenuta a una precedente fondazione monastica. La tipica severità architettonica della prima fase sembra essere stata sostituita nel sec. 13° da una maggiore libertà decorativa, attestata da alcuni raffinati capitelli gotici presumibilmente provenienti dal chiostro.Un convento francescano fu costruito a O. a S del fiume Lo, alla periferia della città, negli anni centrali del sec. 13°; il suo ospedale ebbe una certa fama e sopravvisse alla Riforma. Le mura di fondazione del coro della chiesa conventuale, tuttora esistenti, riflettono l'impostazione tipica dell'architettura dell'Ordine.Tra i musei di O. è da ricordare anzitutto l'Univ. Oldsaksamling, che conserva, oltre a varie testimonianze artistiche provenienti dall'antica O., la più ricca collezione norvegese di portali decorati di stavkirker e di altri elementi a intaglio recuperati da chiese andate distrutte.Il Kunstindustrimus. presenta una notevole raccolta di oggetti e di tessuti medievali, tra cui va segnalato, oltre ai lavori in osso, il famoso ricamo di Baldishol, della fine del 12° secolo.Nel sobborgo di Bygdöy si trova il Vikingskipshuset Mus., che ospita i resti delle navi vichinghe tornate alla luce nel corso degli scavi condotti nella regione di O., tra cui la celeberrima nave-sepolcro di Oseberg (v.).
Bibl.: G. Fischer, Oslo under Eikaberg [O. sotto l'Eikaberg], Oslo 1950; De arkeologiske utgravninger: Gamlebyen i Oslo [Nuovi scavi archeologici: Gamlebyen e Oslo], I, Øvre Ervik 1977; G. Fischer, Norske kongeborger [I castelli reali norvegesi], II, Oslo 1980; H.E. Lidén, Middelalderens steinarkitektur i Norge [Architettura medievale in pietra norvegese], in Norges kunsthistorie [Storia dell'arte norvegese], II, Oslo 1981; A. Nedkvitne, P.G. Norseng, Byen under Eikaberg, Oslo bys historie [Byen sotto l'Eikaberg, storia della città di O.], I, Oslo 1991; M. Krogstadt, E. Schia, Guide to Gamlebyen and Medieval Oslo, Oslo 1993.P.J. Nordhagen