OSNABRÜCK (A. T., 53-54-55)
Città del NO. della Germania, nel Hannover, sulla riva sinistra della Haase, affluente di destra dell'Ems, a 56-123 m. s. m. Osnabrück, situata sulle ultime propaggini della Selva di Teutoburgo, è in ottima posizione dal punto di vista commerciale, poiché le valli della Haase e dell'Ems e il Mittellandkanal la mettono rispettivamente in comunicazione con l'Oldenburgo settentrionale e con la parte sud-orientale del Hannover. La vecchia cità situata a S. del Gertrudenberg ha strade anguste e tortuose; qui sorgono il duomo, il mercato e la Marienkirche. Le antiche fortificazioni, demolite e occupate oggi da pubbliche passeggiate, dividono la città antica dai nuovi quartieri industriali, che si estendono a O. e a E. e sono attraversati da strade spaziose. La città possiede importanti officine siderurgiche, fabbriche di macchine, di materiale ferroviario, di chiodi, di strumenti musicali; vi sono anche industrie tessili assai fiorenti. La popolazione, che nel 1905 era di 59.580 ab., è salita nel 1925 a 89.079 ab. e, nel 1933, a 94.281 ab. Osnabrück si trova al punto d'incrocio delle ferrovie Colonia-Münster-Brema-Amburgo e Hannover-Minden-Rheine-Oldenzaal-Amsterdam.
Monumenti. - Il duomo, consacrato nel 1277, è una basilica con vòlte, che conserva avanzi dei secoli XI e XII; la sua enorme torre occidentale è un rifacimento moderno in stile tardo gotico. L'interno, di tarde forme romaniche con qualche accento gotico primitivo, è poderosamente spartito. Notevoli nella cappella di S. Margherita la pala d'altare a sportelli, il fonte battesimale in bronzo (sec. XII); nel tesoro cospicui argenti e avorî medievali. La chiesa di S. Giovanni, a navate di uguale altezza, fu costruita nel 1266-89 in stile gotico primitivo; nell'interno merita particolare menzione l'altare maggiore, opera fiamminga del 1515, e alcuni buoni epitafî del tardo Rinascimento, dovuti a J. Beldensnyder (circa 1560) e allo scultore Stenelt Osnabrück (1611). La Marienkirche (protestante), elegante costruzione con navate di uguale altezza dei secoli XIV e XV, possiede fra altri un fastoso altare intagliato, opera fiamminga del 1515 circa e buoni monumenti sepolcrali, di età barocca. Il castello, costruito nel 1668-90, ha forme del barocco italiano. Il palazzo comunale è di stile gotico seriore (1447-1512). Tra le case d'abitazione, notevole un tipo affine alle case rurali della Bassa Sassonia, con l'ingresso in legno e muratura e, annessa, la vera e propria abitazione in pietra (p. es., al n. 15 della Hegerstrasse). Vi sono inoltre belle case gotiche in muratura con frontoni a gradini, ricche costruzioni in pietra o in legno e muratura del Rinascimento e dell'età barocca.
Storia. - È un centro di attività missionaria fondato nel territorio dei Vestfali da Carlomagno, nel corso delle sue guerre contro i Sassoni. La città, nominata per la prima volta nel 1078, ebbe fama per la lavorazione dei panni e della tela, e fece anche parte della Hansa. Non riuscì però mai a divenire città libera dell'impero, né a sottrarsi al dominio dei vescovi, tra i quali va ricordato Benno II (1068-1088) fedele partigiano di Enrico IV. Verso la metà del secolo i vescovi acquistano dai conti di Tecklenberg e di Ravensburg l'alto dominio sul proprio vasto territorio; col 1253 vengono chiamati principi. Il protestantesimo entrò in Osnabrück sino dal 1521, e venne apertamente abbracciato dal vescovo Bernardo di Waldeck, nel 1587. La lotta fra le due confessioni proseguì abbastanza a lungo: nel 1623-1625 vi fu applicato l'editto di restituzione, fino all'occupazione da parte degli Svedesi (1633). Nella città, rovinata dalle vicende della guerra dei Trent'anni, si svolsero le trattative per la pace di Vestfalia, che fu in essa firmata. Dal 1648 in poi la diocesi e la città vennero rette da vescovi alternativamente cattolici e protestanti, con la clausola che questi ultimi non avessero il diritto di propagare ulteriormente la Riforma, che durante il loro governo i cattolici sarebbero stati sottoposti nello spirituale all'arcivescovo di Colonia, e che detti vescovi dovessero sempre provenire dalla casa di Brunswick-Lüneburg. Secolarizzata nel 1803, Osnabrück passa al Hannover, nel 1806 alla Prussia, nel 1807 al regno di Vestfalia, nel 1810 alla Francia, e finalmente, nel 1815 al Hannover. Il vescovato non fu ricostituito che nel 1857.
Bibl.: Osnabrücker Urkundenbuch, a cura di F. Philippi e W. Bär, voll. 4, Osnabrück 1892-1902; J. Stüve, Gesch. des Hochstifts Osnabrück, Hannover 1904; Tangl, Die Anfänge de Bisstums Osnabrück, in Zeitschrift für Urkundenforschung, II (1909); A. Schriever, Der Dom zu Osnabrück, Osnabrück 1901; A. Wurm, Osnabrück, seine Geisch., seine Bau- und Kunstdenkmäler, ivi 1906; H. Siebern e E. Fink, Die Kunstdenkmäler der Stadt Osnabrück, Hannover 1907; L. Hoffmeyer, Geschichte der Stadt Osnabrück, voll. 2, Osnabrück 1918-1925; F. Lehmenn, Osnabrück, Berlino 1928.