ostale
Provenzalismo (cfr. ostal, antico francese ostel, dal basso latino hospitale) che vale " albergo ". È usato, in senso figurato, in Vn VII 3 6 io son d'ogni tormento ostale e chiave: tale è la lezione scelta dal Barbi, ma alcuni codici hanno ostello.
Il vocabolo è attestato nella letteratura italiana dei primi secoli, e in alcuni testi con valore metaforico affine a quello del passo dantesco: " com'eo, lasso, ostal d'ogni tormento " (Guittone Tutto 'l dolore 31); " tale / ch'è di valenza ostale " (Ser Monaldo da Soffena Gentile amore 12).
Può essere utile ricordare un passo del Roman de la Rose (vv. 4608 ss.), in cui Ragione rimprovera al protagonista di aver dato ricetto a un " doulereus oste ", quando ha accolto Amore dentro di sé.