oste
La parola, equivalente al francese antico ost (latino hostem), " esercito ", è usata nel Fiore e nel Detto. Nel Fiore, fatta eccezione per LXIX 4, designa sempre l'allegorico esercito di Amore, le molteplici " grazie e vertuti " che intervengono in soccorso dell'amante nella sua difficile impresa: Amor rispuose: " A me sì piace assai / che l'oste avete bene istabulita... ", LXXXV 2 (cfr. Rose 10739 " Donc iert l'ost ordenee assez "); CC 13 (Rose 14755); CCVI 2 (cfr. Rose 15104 ss.); CCXV 1 (Rose 15659); CCXVIII 7 (Rose 15793); CCXIX 13 (Rose 15888); CCXXXI 6 (Rose 21755); in CCXV 1 e CCXVIII 7 meglio forse si conviene il senso di " campo " che quello di " esercito ".
All'allegorica guerra di Amore si riferisce anche l'esempio di Detto 311 se ma' meco t'accorde, / oro e argento apporta: / i' t'aprirò la porta, / sanza che tu facci' oste, dove ‛ far o. ' vale " guerreggiare " (cfr. Pucci Centiloquio: " Quando fa l'oste il comun di Fiorenza ", citato dal Tommaseo, Dizionario): chi potrà contare sull'appoggio di Ricchezza vedrà crollare le resistenze opposte al suo desiderio, senza bisogno di avventurarsi nella dura conquista amorosa. Vi si serberà il ricordo delle parole di Amis nel Roman de la Rose 7918 ss. " Il n'i' couvendrait pas tant ost / Come il ferait a Chalemaine / S'il voulait conquerre le Maine ", riferite sempre al cammino Trop Doner.
La dittologia oste e battaglia (Fiore LXIX 4 Lasciala far a gran signor di terra, / che posson sofferir oste e battaglia, cioè " i quali possono sopportare le spese di un esercito e di una guerra ", Petronio) era tradizionale (cfr. questo esempio del Volgarizzamento di Marco Polo: " Domandandoli della condizione de' Latini... e de' modi delle guerre e degli osti e delle battaglie "; o questo del Cavalca: " Come veggiamo negli osti, e nelle battaglie corporali ", citati dal Tommaseo, Dizionario).